L’estate è pronta a cedere il passo sotto i colpi di un’improvvisa svolta meteo. Se i primi giorni della settimana si presenteranno ancora in gran parte soleggiati, con caldo diffuso e instabilità pomeridiana solo sui rilievi, da mercoledì 20 agosto lo scenario cambierà radicalmente. Una perturbazione colma di aria più fresca raggiungerà infatti la nostra Penisola, innescando temporali violenti, grandinate e un sensibile calo delle temperature, soprattutto al Nord e sulle regioni centrali tirreniche.
Secondo le previsioni di iLMeteo.it, l’Italia dovrà affrontare un’ondata di maltempo di forte intensità. Le aree più colpite saranno Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, dove i fenomeni potrebbero assumere carattere violento. Il rischio principale riguarda le cosiddette flash floods, le alluvioni lampo, con precipitazioni che in poche ore potrebbero scaricare fino a 150 millimetri di pioggia, l’equivalente di due mesi di precipitazioni.
La cronologia del peggioramento
Lunedì 18: instabilità al Sud con temporali pomeridiani sui rilievi; più stabile al Centro-Nord, salvo rovesci isolati sulle Alpi.
Martedì 19: primi segnali di cambiamento con temporali sulle Alpi e possibili piogge serali sul Nord-Ovest.
Mercoledì 20: svolta netta, con forti temporali e calo termico al Nord; peggiora anche in Toscana, mentre al Sud persiste il caldo.
Giovedì 21: maltempo diffuso al Centro-Nord, miglioramento atteso da venerdì.
Mari bollenti e uragano Erin: fattori di rischio
Un elemento che potrebbe rendere ancora più violenti i fenomeni è la temperatura elevata dei mari, che fornisce ulteriore energia alle celle temporalesche. Inoltre, l’evoluzione dell’uragano Erin, attualmente in Atlantico, potrebbe influenzare le dinamiche meteo sull’Europa nelle prossime settimane, complicando ulteriormente le prospettive per la fine di agosto.
Tendenza
Dopo la fase perturbata di metà settimana, da venerdì il tempo tenderà a migliorare, con un clima più fresco e temperature in graduale diminuzione. L’estate, dunque, mostra i primi segnali di cedimento, lasciando spazio a una fase instabile che potrebbe avere nuove ripercussioni anche a settembre.