Milano, guerra per le case popolari

di Alessia Rossi

Ormai la guerriglia è quasi quotidiana. Da una parte le forze dell’ordine e i tecnici del comune di Milano, dall’altra gli occupanti abusivi degli appartamenti popolari. In mattinata l’ultimo episodio. Quando nel corso di uno sgombero di un appartamento popolare occupato in cui viveva una famiglia marocchina si è scatenato il far west. In via degli Apuli, in zona Lorenteggio, nella periferia sud della città meneghina, intorno alle 8.30 si sono presentate le forze dell’ordine e i tecnici del Comune per riprendere possesso di un appartamento occupato abusivamente da padre, madre e figli. Lo scontro poche ore dopo, intorno alle 11, quando i manifestanti, secondo la Questura attivisti dei comitati contro gli sgomberi e membri di centri sociali, hanno dato il via a un lancio di oggetti all’indirizzo della polizia, e poi vari tentativi di ostacolare lo sgombero della casa, quando già gli occupanti erano usciti. Nuovi tafferugli quindi tra forze dell’ordine ed esponenti dei centri sociali e comitati contro gli sgomberi. Lo sgombero, però, sarebbe stato concluso senza alcun problema. Alla fine un centinaio di quei manifestatni hanno deciso di sfilare in corteo per le vie del Lorenteggio e del Giambellino fino a piazza Tirana.

LA POLITICA
Se da Palazzo Marino si tace, dal Pirellone interviene Paola Bulbarelli, assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità: “Sburocratizzazione, semplificazione e revisione delle regole per le assegnazioni degli alloggi popolari per rendere meno farraginoso l’attuale meccanismo”. A Milano incrociano le dita e sperano possa arrivare una soluzione. In fretta.