Milioni alle olgettine. Si torna a cercare tra le lenzuola di Silvio. E in Forza Italia ormai volano gli stracci tra Berlusconi e Verdini

Ammettiamolo, girarci intorno è pressoché inutile: i mestatori del torbido sono tornati alla carica. Con maggior spregiudicatezza di prima. Perché la sentenza della Cassazione che ha definitivamente assolto Silvio Berlusconi non ha placato gli animi, ha soltanto avvelenato di nuovo i pozzi della verità. E ora, pur di mettere in croce il Cavaliere, si ricorre a tutti mezzi leciti e illeciti. Il nuovo fronte dell’antiberlusconismo si chiama Ruby Ter e promette fuochi d’artificio. Stando agli atti della Procura di Milano Berlusconi avrebbe versato alle ragazze ospiti delle serate di Arcore, Ruby esclusa, nel periodo compreso tra il 2010 e i primi mesi del 2014, oltre 2 milioni di euro, tra assegni e bonifici. Gli atti che riguardano l’inchiesta “‘Ruby ter” sono stati appena depositati al tribunale del Riesame. I magistrati che indagano hanno da poco chiesto una proroga delle indagini per poter analizzare la “mole” di indizi raccolti sul caso.

L’INCHIESTA
Le indagini bancarie eseguite fino ad ora porterebbero a dire che non sono documentate fonti di reddito “delle indagate che non siano riconducibili in modo diretto e indiretto” a Berlusconi che è stato assolto in terzo grado per il primo filone d’indagine, il caso Ruby. Agli atti c’è anche la lettera di “congedo” scritta da Berlusconi nel dicembre 2013 alle ragazze. Nella missiva l’ex premier scrive, in sostanza, di non poter più aiutare le giovani in quanto questo suo gesto di generosità è stato interpretato in termini negativi e porterebbe guai per tutti. Però annuncia di lasciare ad alcune di loro, in tutto 14 ragazze, un ultimo aiuto e cioè una sorta di buona uscita di 25 mila euro. Gli inquirenti milanesi, che hanno rintracciato una vasta “mole” di indizi, ipotizzano una presunta corruzione in atti giudiziari. Berlusconi avrebbe comprato il silenzio e la reticenza delle ragazze ospiti alle serate ad Arcore e poi passate sul banco dei testimoni.

CORSA MINATA
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, il vero tema del momento è il ritorno sulla scena politica del Cavaliere e il ruolo di Denis Verdini. Berlusconi, e lo ha detto chiaramente, è determinato a riprendersi la scena mentre l’ex Cardinal Mazzarino azzurro è determinato a continuare a tessere la tela con Matteo Renzi. Eppure all’interno di Forza Italia, dove la fronda anti Verdini è sempre stata molto numerosa, nessuno ha il coraggio di uscire dall’ombra e dire le cose come stanno, pur pensandole: Denis come Angelino Alfano. Nessuno parla infatti di tradimento, anche se questo è il senso di molti ragionamenti, dato che il senatore azzurro ha ammesso di trattare con Matteo Renzi e Luca Lotti e di preferire loro al suo partito. E Berlusconi, dal canto suo, non fa nulla per sminare il campo, avendo ribadito la fiducia a Renato Brunetta. Nel frattempo Raffaele Fitto, è determinato a riprendere il suo spazio, tanto che sarà il “popolo di Forza Italia il principale protagonista” della manifestazione dei “Ricostruttori di Forza Italia e della Puglia” che l’eurodeputato ha organizzato per domenica alla Fiera del Levante, a Bari. E da lì dovrebbe partire la scalata al nord.