Ma Renzi e Boschi filano o no? Mineo ritratta, ma diciamo la verità: il dubbio è sulla bocca di tutti

di Marco Castoro

Tra Mineo e Renzi chi dei due è Marquez e chi Valentino? Chi ha giocato sporco per primo? Chi ha dato la testata e chi il calcetto? E soprattutto chi è il mandante di tutta questa diatriba? Che ci sia Vespa nei panni di Lorenzo? L’anchorman è un campione del mondo quando si tratta di pubblicizzare al meglio il suo ultimo libro. Due macchine da guerra (Renzi e Vespa) e uno sfigato (Mineo). Nel senso buono del termine sfigato. Un Paperino. Corradino non è mai stato dalla parte di chi comanda. Almeno negli ultimi anni. A RaiNews ha dovuto tenere a galla una barca con le falle a bordo e senza neanche una vela per sfruttare la scia del vento. I giornalisti della sua redazione erano dei terremotati. Non avevano nemmeno le scrivanie per lavorare. Poi è arrivata Monica Maggioni e il dg Gubitosi d’incanto ha fatto di RaiNews il gioiello di Saxa Rubra, l’ammiraglia dell’informazione, con tanti di quegli investimenti, in organico e strutture, da far venire un attacco di bile ai direttori di Tg1, Tg2 e Tg3. Mineo ha covato rabbia e rancori nei confronti della Maggioni che ha sfruttato la direzione di RaiNews come trampolino di lancio per diventare presidente della Rai. Mentre lui, Corradino, nel suo partito ha sempre contato come il due di picche. Chissà se proprio il caso della Maggioni abbia contribuito a trasmettere in lui quel senso di odio e di repulsione verso i capi e verso le donne di potere. Tanto più se le donne e i capi camminano a braccetto. Gubitosi-Maggioni uguale Renzi-Boschi. Il re e la preferita. Mentre lui, da qualsiasi angolazione venga vista la prospettiva, è inquadrato perennemente nei panni del soldato Paperino.

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA – Ma Paperino è buono. La gente si affeziona a lui. Gli vuole bene perché fa tenerezza. E come tutte le persone insicure, ecco che il giorno dopo aver sparato cannonate, il buon Mineo ritratta e chiede scusa. Mettendo i fiori nei cannoni. Eppure in seguito alla rivelazione del premier a Vespa, aveva detto: “Renzi non si fa scrupoli, rivela conversazioni private, infanga per paura di essere infangato. E sa che io so. So quanto possa sentirsi subalterno a una donna bella e decisa, fino al punto di rimettere in questione il suo stesso ruolo al Governo. Io so, ma non rivelo i dettagli di conversazioni private”. Ma passata la nottata sul suo profilo Facebook e ospite della trasmissione L’Aria che Tira su La7 è andata in onda la marcia indietro. «Non era assolutamente mia intenzione fare del gossip, volevo porre una questione politica. Ho sottovalutato che ogni battuta in questo Paese finisce al sesso, ma nelle mie parole non c’era alcun riferimento sessuale. Trovo brutto che i giornali abbiano approfittato delle mie parole. Dire che una donna è bella non significa alludere alla sua vita privata». Insomma, alla fine tutto si annebbia. Dove va a finire quell’io so che tu sai che io so… Se non è un pizzino cos’altro è? E poi ci resterà sempre un dubbio: ma Renzi e la Boschi filano o no? Boh. Almeno con Silvio era tutto più chiaro.