Moody’s declassa il rating dell’Italia a Baa3. L’outlook resta stabile. Chance uscita dall’euro potrebbero aumentare. Palazzo Chigi: “Tutto come previsto”

"Tutto come previsto" commentano fonti di Palazzo Chigi in merito il taglio del rating da parte di Moody's

L’agenzia Moody’s ha tagliato il rating dell’Italia a Baa3 con outlook stabile. Alla base del declassamento, scrive Moody’s nel suo rapporto, c’è “un indebolimento della politica fiscale con un deficit di bilancio più alto per i prossimi anni che l’agenzia aveva assunto in precedenza”. Il debito pubblico italiano, spiega, si stabilizzerà in rapporto al Pil intorno all’attuale 130% nei prossimi anni piuttosto che iniziare la fase discendente come era atteso. Il trend del debito pubblico è soggetto alla debolezza delle prospettive economiche che potrebbe alla fine comportare un ulteriore aumento del debito stesso dal già alto livello attuale. L’outlook stabile riflette il rischio sostanzialmente bilanciato al livello di rating Baa3.

Secondo Moody’s, l’Italia mostra ancora “importanti punti di forza del credito che bilanciano l’indebolimento delle prospettive fiscali”. Tali punti di forza comprendono “un’economia molto ampia e diversificata, una solida posizione estera con avanzi delle partite correnti e una posizione di investimento internazionale pressoché equilibrata”. Le famiglie italiane hanno inoltre “un alto livello di ricchezza e un importante cuscinetto contro gli shock futuri oltre a rappresentare una potenziale fonte di finanziamento per il governo”. Implicazioni negative per la crescita italiana nel medio periodo per lo stop ai piani di riforme economiche e fiscali.

Moody’s ritiene, inoltre, che “lo stimolo fiscale” contenuto nella manovra “fornirà un impulso alla crescita più limitato rispetto a quanto ipotizza il governo”. Dopo un temporaneo aumento della crescita dovuto alla politica fiscale espansiva, l’agenzia di rating si aspetta che il Pil torni a un livello attorno all’1%. Secondo l’agenzia di rating, i programmi di politica fiscale ed economica del governo “non comprendono un’agenda coerente di riforme che spinga, in modo sostenuto, la crescita dell’Italia attualmente inferiore ai propri partner”.

Secondo Moody’s le chance di un’uscita dell’Italia dall’euro, al momento sono “molto basse”, potrebbero aumentare, ma lo scenario potrebbe cambiare “se le tensioni fra il governo italiano e le autorità europee dovessero subire una ulteriore escalation”. “Tutto come previsto” commentano fonti di Palazzo Chigi in merito il taglio del rating.