A Napoli Manfredi accetta. L’ex ministro e rettore sarà il candidato sostenuto da Centrosinistra e M5S. Ma i Verdi chiedono le primarie di coalizione

Gaetano Manfredi ha accettato di candidarsi a sindaco di Napoli per il centrosinistra e il M5S. Ma i Verdi chiedono le primarie di coalizione.

A Napoli Manfredi accetta. L’ex ministro e rettore sarà il candidato sostenuto da Centrosinistra e M5S. Ma i Verdi chiedono le primarie di coalizione

Gaetano Manfredi ha accettato di candidarsi a sindaco di Napoli per il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. L’ex ministro dell’Università ed ex rettore della Federico II aveva deciso di fare un passo indietro a causa dei pesanti debiti del Comune di Napoli ma nelle ultime ore ha avuto rassicurazioni da Roma sulla preparazione di norme in grado di salvare i Comuni in condizioni di bilancio come quello partenopeo. Manfredi ha avuto anche colloqui telefonici con il segretario del Pd Enrico Letta e con Giuseppe Conte, e alla fine avrebbe deciso di accettare la candidatura.

Dall’archivio: Fico o Manfredi, avanza l’intesa M5S-Pd a Napoli. Il presidente della Camera e l’ex ministro dell’Università in pole. L’accordo potrebbe ripetersi in altre città.

“Il prof. Manfredi – ha detto la componente dell’Esecutivo nazionale dei Verdi e delegata al tavolo del centrosinistra, Fiorella Zabatta – è persona altamente qualificata e degna di stima, ma pensiamo che il continuo tira e molla sulla sua candidatura ha danneggiato l’equilibrio e l’unità del tavolo di coalizione di centro-sinistra e ha fatto apparire, sia lui sia la coalizione che lo sostiene, debole, dubbiosa e poco coraggiosa agli occhi dei napoletani”.

“E’, inoltre, opportuno ricordare che il tavolo di centro-sinistra non è composto soltanto dal Pd e dal M5S – aggiunge l’esponente dei Verdi – ma da diverse forze politiche e civiche che hanno identità, progetti e qualcosa da dire sulla città di Napoli nei prossimi anni. Questi atteggiamenti non fanno altro che confondere i cittadini. Chiediamo, quindi, che si attuino modalità per coinvolgere i napoletani, per aver la loro partecipazione e la collaborazione e per onestà e trasparenza verso la cittadinanza altrimenti l’idea che prevarrà sarà di un accordo fatto nei salotti e lontano dal sentire dei napoletani. Per questo continuiamo a ritenere le primarie di coalizione strumento per eccellenza di coinvolgimento popolare”.