Tu vuò fa Napolitano. Re Giorgio scarica Renzi (e l’Italia): per il presidente emerito bisogna votare a fine legislatura

Un colpo basso a Matteo Renzi. L'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso una posizione forte: si deve votare a fine legislatura.

Un colpo basso a Matteo Renzi. L’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso una posizione forte: si deve votare a fine legislatura. “Nei paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno. In Italia c’è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate”, ha affermato, picconando le ambizioni del segretario del Pd. E il ragionamento è costruito proprio contro l’ex premier: “Per togliere le fiducia ad un Governo deve accadere qualcosa. Non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno”.

L’intervento non è passato inosservato.  Nel Pd gli avversari di Renzi si sono subito galvanizzati.”Le elezioni a scadenza naturale sono la condizione essenziale per affrontare le emergenze principali del Paese, a cominciare dalla ricostruzione delle aree distrutte dal sisma e da un vero governo del territorio dissestato dalle calamità climatiche”., ha detto il presidente della Regione Toscana e candidato alla segreteria dem, Enrico Rossi.

Addirittura i berlusconiani hanno manifestato apprezzamento verso Napolitano, almeno in questo caso. “Finanche l’artefice della riforma costituzionale di Renzi, l’ex presidente della Repubblica Napolitano, ha abbandonato il segretario del Pd. Vista la grande stima che i democratici hanno sempre espresso per Napolitano, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano del fatto che per l’ex capo dello Stato nei Paesi civili non si va certo a elezioni anticipate per calcolo tattico di qualcuno”, ha commentato la deputata di Forza Italia, Elvira Savino. Anche dal Nuovo centrodestra è arrivato un plauso alle parole dell’ex presidente della Repubblica. Quello che ha detto Napolitano deve essere ragione di riflessioni per tutti coloro che non si collocano in una logica di rottura del quadro politico e istituzionale”, ha dichiarato Fabrizio Cicchitto.