Naufragio a Crotone, le vittime sono 59

Tra le 59 vittime del naufragio di Crotone anche donne e una ventina di bambini. Il barcone era partito dalla Turchia.

Naufragio a Crotone, le vittime sono 59

Cinquantanove vittime e 81 superstiti. È drammatico il bilancio dell’ultimo naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica al largo di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, sulla costa jonica della Calabria.

Tra le 59 vittime del naufragio di Crotone anche donne e una ventina di bambini. Il barcone era partito dalla Turchia

L’imbarcazione, su cui si trovava un gruppo di migranti non ha retto alla violenza delle onde, lasciando cadere in mare il carico di donne, uomini e bambini. Il barcone di legno era partito da Izmir, Turchia. Tra le vittime ci sono una ventina di bambini: due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno. I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia.

I migranti provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria

Al momento sono 59 i corpi privi di vita recuperati dai vigili del fuoco nella zona del naufragio; altri 2 a Botricello e 1 a Castro, in provincia di Catanzaro, dove erano stati trasportati dalla corrente. Altri 11 sono stati recuperati dagli altri soccorritori. Alle operazioni hanno partecipato anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza. I migranti provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria. Il presunto scafista, un turco, è stato fermato.

I Vigili del fuoco hanno operato con squadre ordinarie, acquatiche e sommozzatori del Corpo nazionale, anche con imbarcazioni e moto d’acqua. Il presidio è rimasto attivo nella zona anche durante la notte, con una squadra di soccorritori acquatici pronti a intervenire. A causa delle cattive condizioni del mare, le operazioni di ricerca sono riprese anche ieri alle prime luci dell’alba.

Mattarella: “L’Europa governi il fenomeno migratorio”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È l’ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente”.

Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza – e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico.

“È altrettanto indispensabile – ha sottolineato il Capo dello Stato – che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive” conclude Mattarella.

Von der Leyen: “Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per il Patto sulla migrazione e l’asilo e per il Piano d’azione sul Mediterraneo centrale”

“Sono profondamente addolorata per il terribile naufragio al largo delle coste calabresi. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia. Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per il Patto sulla migrazione e l’asilo e per il Piano d’azione sul Mediterraneo centrale” ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Meloni: “Non speculare su questi morti”

Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso “il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”. “È criminale – ha affermato il premier in una nota – mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”.

“Il Governo – ha aggiunto Meloni – è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sè l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”.