Nefasto food. Le associazioni dei consumatori ancora contro McDonald’s: l’Italia non indaga sulla presunta evasione della multinazionale. Così ha già perso 42 milioni

Da quasi un anno le associazioni hanno denunciato le possibili pratiche elusive di McDonald's con un esposto, a cui, però, non è seguita alcuna indagine.

Mentre l’Unione Europea e vari paesi nel mondo stanno indagando sulle pratiche fiscali delle multinazionali, “e in particolare di McDonald’s”, in Italia “le autorità preposte non hanno ancora avviato un’inchiesta e rischiano di perdere l’opportunità di recuperare risorse da destinare ai cittadini”. E per ora già sarebbero andati persi ben 42 milioni.

Le associazioni di difesa dei consumatori Codacons, Cittadinanzattiva e Movimento Difesa del Cittadino tornano all’attacco: da quasi un anno hanno denunciato le possibili pratiche elusive di McDonald’s con un esposto alle autorità italiane, che invitava le autorità competenti a indagare sulla presunta evasione di circa 74 milioni di euro. Un esposto, però, a cui non è seguita alcuna indagine. Ecco perché le associazioni hanno chiesto nuovamente di fare chiarezza sulle presunte pratiche fiscali elusive di McDonald’s con una lettera di sollecito destinata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alle Procure della Repubblica di Milano e Roma, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate. Secondo l`esposto, il colosso del fast food potrebbe aver sottratto i proventi delle proprie attività al fisco italiano trasferendo le royalty in Paesi con regimi fiscali più favorevoli (Lussemburgo, Svizzera e Stati Uniti).

A rivelare per la prima volta la condotta della multinazionale statunitense è stato il rapporto “Unhappy Meal”, pubblicato a febbraio 2015 da una coalizione di sindacati americani ed europei. Lo studio denuncia nei dettagli la strategia adottata dalla multinazionale per eludere le tasse e ha avuto importanti conseguenze in Europa e nel mondo. In Spagna l’agenzia tributaria ha aperto un’inchiesta contro McDonald’s a febbraio di quest’anno, mentre in Brasile si indaga nei confronti della filiale locale e secondo una recente anticipazione del quotidiano l`Expansion, la Francia avrebbe multato McDonald’s per 300 milioni di euro.

Per non parlare, poi, dell’Europa. Una Commissione speciale del Parlamento europeo (TAXE) ha puntato da tempo i riflettori su tali pratiche elusive. E il 3 dicembre 2015 la Commissione europea ha avviato un`indagine formale sul trattamento fiscale di favore che sarebbe stato riservato a McDonald’s in Lussemburgo. Tutt’altra musica in Italia. Da tempo le tre associazioni italiane sono in prima linea nel chiedere alle autorità di intervenire.

Ma alla denuncia non ha fatto seguito l’apertura di un’indagine; le associazioni avevano quindi inviato un primo sollecito a dicembre dello scorso anno, segnalando l’ultima data utile per accertare il comportamento fiscale relativo all’anno 2010. “Non essendo intervenuto, il Fisco italiano ha definitivamente perso l’opportunità di incassare oltre 42 milioni di euro di potenziali sanzioni”.