Negozi di Roma alla fame, la Raggi taglia le tasse. Il piano della sindaca contro la psicosi Coronavirus che sta rovinando i commercianti

Sebbene nel Lazio i contagi siano appena undici, la psicosi da coronavirus sta devastando i commercianti della Capitale. Proprio per andare in loro soccorso e su impulso della sindaca Virginia Raggi, l’Assemblea capitolina ha approvato all’unanimità, con 29 voti favorevoli e nessun contrario, una mozione a prima firma del presidente della commissione Commercio, Andrea Coia (M5S) e sottoscritta da tutti i capigruppo dell’Aula per prevedere “misure straordinarie” per soccorrere gli imprenditori capitolini. Agevolazioni sui tributi comunali, fino potenzialmente all’esenzione totale, e rateizzazione o posticipo dei versamenti della tassa di soggiorno per aiutare i commercianti di Roma a uscire dalla crisi provocata dal coronavirus. Questa la lunga serie di interventi decisi dall’Aula Giulio Cesare per far fronte “alla crisi che sta colpendo il nostro Paese” e che “si riflette in maniera rilevante sulle attività produttive e ricettive di tutta Italia e anche su Roma Capitale”. Un’epidemia che, come si legge nel testo del provvedimento, ha causato “prenotazioni in sensibile flessione dovute anche a un’informazione e una rappresentazione del fenomeno non corretta della diffusione del coronavirus”. Così a beneficiare di questi aiuti, il cui scopo è impedire la chiusura di numerose attività, saranno sia le attività produttive, incluse quelle collegate allo spettacolo e alla cultura, che soprattutto quelle ricettive.