Sicilia, arrestati l’ex sindaco di Niscemi ed altri otto. Associazione mafiosa e voto di scambio: avrebbero stretto patti con Cosa nostra alle amministrative 2012

Prima la sconfitta al ballottaggio di domenica, ora la batosta giudiziaria per l'ex sindaco di Niscemi (Caltanissetta) Francesco La Rosa

Prima la sconfitta al ballottaggio di domenica, ora la batosta giudiziaria per l’ex sindaco di Niscemi (Caltanissetta) Francesco La Rosa. Sono nove gli indagati nell’inchiesta che ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa e voto di scambio. La Rosa, che era il sindaco dell’ultima amministrazione, è stato battuto al ballottaggio da Valentino Conti che ha ottenuto il 58,65% dei voti. L’indagine della Dda della Procura di Caltanissetta non riguardano in nessun modo le ultime elezioni.

Sono quattro le ordinanze emesse che prevedono la misura cautelare in carcere, tra questi pure per La Rosa. L’ordinanza riguarda anche Alessandro Barberi, ritenuto il capomafia di Gela, e già detenuto. Gli altri due sono uomini che fanno parte della cerchia di La Rosa. Gli altri cinque si trovano agli arresti domiciliari. L’accusa sostiene che l’ex sindaco avrebbe “stretto un patto con Cosa nostra alle amministrative del 2012, quando venne eletto sindaco per la prima volta con una lista civica. E dopo avere vinto avrebbe condizionato l’attività amministrativa di questi anni fino alla sconfitta di domenica scorsa”. La polizia avrebbe accertato che “appartenenti all’organizzazione criminale mafiosa Cosa nostra di Niscemi e di Gela si incontravano in aperta campagna per discutere degli accordi politico-mafiosi“.