Non bastava la casa in saldo, altri guai per Durigon

Il Paese dei conflitti d'interessi: dopo la casa in saldo, altri guai per il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.

Non bastava la casa in saldo, altri guai per Durigon

Dopo Santanchè, Delmastro e Gasparri si apre un nuovo caso che rischia di mettere in imbarazzo il governo di Giorgia Meloni. Quello che vede protagonista il sottosegretario leghista del Lavoro, Claudio Durigon. E rilanciato giovedì sera dal nuovo capitolo di un’inchiesta del programma di La7, Piazza Pulita. Che prende il via da dove la carriera del pezzo da novanta del Carroccio è cominciata. Nel sindacato Ugl.

La vicenda che rischia di inguaiare Durigon

Proprio il segretario Ugl, Paolo Francesco Capone, avrebbe falsamente attestato il numero degli iscritti all’associazione dei lavoratori da lui guidata e per questo, secondo Piazza Pulita, sarebbe stato rinviato a giudizio. Ma non è tutto. Il numero degli iscritti, infatti, deve essere certificato dal ministero del Lavoro, dove tanto all’epoca dei fatti quanto oggi, sedeva e siede il sottosegretario Durigon.

“Ed è proprio grazie a Ugl – si legge nel testo che accompagna il servizio della trasmissione di Corrado Formigli – che Durigon… ha potuto acquistare una casa nella prestigiosa via Cortina d’Ampezzo a Roma beneficiando dello sconto del 30% destinato a coloro che sono inquilini da almeno tre anni. Sarebbe sempre stato il sindacato, infatti, a pagargli l’affitto e le utenze, sia quando ne era vice-presidente, sia quando è diventato sottosegretario. Ma a quanto pare i benefici non si sono limitati a questo. Anche i lavori di ristrutturazione della casa sarebbero stati pagati dal sindacato”. Come documentato da un’inchiesta di Salvatore Gulisano e del quotidiano Domani.

Insomma, una situazione di potenziale conflitto di interesse che apre un nuovo fronte di imbarazzo per l’esecutivo. Ma che difficilmente determinerà terremoti nella maggioranza. Perché chiedere un passo indietro a Durigon, da parte di FdI e Forza Italia, esporrebbe i due azionisti del centrodestra ad analoga richieste da parte della Lega. Verso la ministra Daniela Santanchè e il sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove, per esempio, entrambi di Fratelli d’Italia ed entrambi alle prese con problemi giudiziari. E magari pure verso Maurizio Gasparri. Sul senatore di Forza Italia, che come rivelato da La Notizia non ha dichiarato a Palazzo Madama il suo ruolo di presidente nella Cyberealm, una società che opera nel settore della sicurezza informatica, pende un istruttoria nella Giunta delle elezioni del Senato che ne mette a rischio il seggio.

Che affarone!

Ma torniamo alla vicenda Durigon. L’esponete pontino della Lega era finito nella bufera nel febbraio scorso quando si apprese la notizia che il sottosegretario aveva acquistato un appartamento dall’Enpaia (l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura) nel 2022 beneficiando del 30% di sconto riservato agli inquilini. Parliamo di un appartamento di 169 metri acquistato per 469mila euro. Durigon vi era entrato nel 2017, quando ancora non era entrato in politica e ricopriva la carica di vicesegretario dell’Ugl. Ma come rivelato dal Domani, sul rogito, il conduttore del contratto di affitto risultava proprio l’Ugl e Durigon ha potuto beneficiare del maxi sconto all’atto dell’acquisto nel 2022 perché indicato dal sindacato come “soggetto utilizzatore”.