Il voto di scambio “a mia insaputa”

dalla Redazione

Disco verde del Senato con 168 sì al ddl sul voto di scambio politico mafioso, 4 i “no” e 66 astenuti. La maggioranza si divide e la Lega si astiene. Ora il provvedimento deve tornare alla Camera perché il testo era stato modificato a Palazzo Madama. Salta il termine “consapevolmente”. A volere il ripristino dell’avverbio erano Ncd, Forza Italia, Gal e Scelta civica. In buona sostanza, la discriminante del rapporto tra politico e mafiosi non è nell’essere o meno consapevoli della provenienza criminale dei voti, ma il solo fatto di averli ricevuti. Non un dettaglio, visto che senza quell’avverbio i magistrati possono condannare anche il politico di cui non si possa provare in tribunale la conoscenza della reale natura di chi gli ha offerto i voti. Per Forza Italia, però, così facendo “si è di fatto normato il reato di concorso esterno”.