Non solo cognati e sorelle d’Italia. Spunta pure il fratello della Santanchè

Massimo Garnero sgomita per un seggio sicuro in Piemonte. I guai giudiziari della ministra però potrebbero bloccarlo.

Non solo cognati e sorelle d’Italia. Spunta pure il fratello della Santanchè

Che in Fratelli d’Italia la giusta parentela sia una virtù lo sa un ministro al’Agricoltura e sua moglie nonché sorella e capo dell’organizzazione del partito. Ora all’orizzonte si staglia anche il fratello della ministra la Turismo Daniela Santanchè pronto per entrare nel listino bloccato delle prossime elezioni regionali in Piemonte. Massimo Garnero è fratello della più famosa Daniela già coniugata Santanchè, figli di quel’Ottavio che dalle parti di Cuneo è stato per anni il titolare di un’agenzia di spedizioni, la Unione Corrieri Cuneesi.

Massimo Garnero sgomita per un seggio sicuro in Piemonte. I guai giudiziari della ministra però potrebbero bloccarlo

Diplomato in ragioneria, Massimo ha continuato l’attività del padre fino al 2015 ed è direttore generale della Tomatis autotrasporti srl. Un passione per lo sport (presidente del Busca calcio dal 1998 al 2001 e vice presidente del Country Club di Cuneo dal 2012 al 2018) nel 2022 Garnero si è candidato ed è stato rieletto consigliere comunale a Cuneo, tra i banchi dell’opposizione. Per lui una campagna elettorale altisonante: l’8 giugno del 2022 a sostenerlo c’è stata la sorella insieme all’attuale presidente del Senato Ignazio La Russa. “Noi siamo Fratelli d’Italia e io qua ho il fratello capolista”, diceva Santanchè in un video elettorale. In Consiglio comunale Garnero si distingue per i temi cari al suo partito.

Il 5 settembre 2022 firma un’interpellanza a risposta orale per sapere degli “extracomunitari irregolari e come la Giunta intenda far fronte a tale problematica”, poi un’interpellanza sullo spaccio di droghe leggere al Parco Parri e una polemica per il mancato patrocinio al Giorno del ricordo alle iniziativa del Comitato 10 febbraio. Un fratello d’Italia perfetto, con l’aggiunta di essere anche un fratello giusto. Ora Garnero sarebbe pronto per il grande salto in Regione. Lo schema del ricandidato presidente di centrodestra Alberto Cirio prevede il cinque-tre-due: sono questi i posti riservati per Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia nel listino bloccato del presidente che evita ai candidati di doversi procacciare le preferenze.

Tra i cinque posti per i meloniani un posto è riservato proprio al fratello della ministra. Ma il destino del fratello minore dicono dalle parti di Cuneo che sia legato a doppio filo a quello della ministra. Garnero ha pedissequamente sempre seguito le mosse della sorella (è passato a Fratelli d’Italia da Forza Italia nel 2018 due mesi dopo la Santanchè) e l’indagine aperta dopo lo scoop di Report ora rischia di essere un incidente di percorso anche per lui. Così la candidatura alle regionali data per scontata fino a pochi giorni fa ora sembra essere in bilico. Lui per ora non si esprime, accontentandosi di essere ancora (per ora) il fratello giusto al posto giusto.

Il consigliere comunale di Cuneo punta ad un posto nel listino bloccato del presidente uscente Cirio

Non è un caso che quando il 22 febbraio scorso il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte Paolo Bongioanni è partito per Roma per incontrare alcuni esponenti del governo e delle istituzioni abbia deciso di portarsi dietro il fratello della ministra Santanchè come passe-partout. Nel listino di Cirio a oggi ci sarebbe Gabusi per Forza Italia l’assessora comunale di Valenza Alessia Renza Zaio e la presidente del consiglio comunale di Borgomanero Annalisa Beccaria, coordinatrice provinciale di Azzurro Donna e molto vicina al coordinatore regionale Paolo Zangrillo.

Per la Lega l’attuale capogruppo Alberto Preioni, l’attuale vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’europarlamentare Gianna Gancia. Nei posti riservati al partito di Giorgia Meloni il vercellese Carlo Riva Vercellotti, la biellese, attuale assessore regionale, Elena Chiorino, Valerio Cattaneo, Matteo Marcovicchio e un punto di domanda sul “fratello d’Italia” Garnero.