Non solo Pignatone, il Papa arruola pure Draghi. L’ex presidente Bce scelto da Bergoglio come membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali

Dopo Pignatore anche Draghi. Papa Francesco continua a puntare sugli uomini che hanno avuto più potere in Italia per rafforzare il suo in Vaticano e cercare di mandare avanti quella rivoluzione che sogna tra le sacre mura. Bergoglio ha così nominato membro ordinario della Pontificia Accademia della Scienze Sociali Mario Draghi, l’ex presidente della Banca Centrale Europea e da tempo considerato la grande riserva della Repubblica. Un incarico più che altro onorifico, che denota però la stima di cui gode all’ombra del cupolone Supermario e i suoi legami con le alte sfere vaticane.

Insieme a Draghi sono stati nominati inoltre il sociologo Pedro Morandè Court, che ha insegnato presso l’Università cattolica in Cile, e la professoressa Kokunre Adetokunbo Agbontaen Eghafona, docente di Sociologia e antropologia presso l’Università di Benin in Nigeria. Era il 2010 quando Draghi intervenne, a porte chiuse, ad una riunione della Pontificia accademia delle Scienze sociali, nella cornice della Casina Pio IV. “Ci sono altri paesi nel mondo che in assenza di correzioni precauzionali accusano rischi simili alla Grecia”, sottolineò spingendo su una riforma della regolamentazione finanziaria.

Da allora sono trascorsi dieci anni e Draghi è passato alla storia come l’uomo che ha salvato l’euro con la politica del quantitative easing. Ora il nuovo ruolo in Vaticano per quello che è stato anche allievo dei gesuiti del liceo Massimo capitolino e che non ha mai interrotto il legame con il mondo cattolico romano.