Nove mesi da record per Poste Italiane: mai così bene dalla quotazione

Poste Italiane chiude i migliori primi nove mesi di sempre dal momento della quotazione e ritocca anche il suo record in Borsa.

Nove mesi da record per Poste Italiane: mai così bene dalla quotazione

Mai così bene. I primi nove mesi del 2025 sono i migliori di sempre per Poste Italiane, da quando è avvenuta la quotazione in Borsa nel 2015. L’utile netto cresce dell’11,2% a 1,77 miliardi, i ricavi sono pari a 9,6 miliardi (+4% annuo) e il risultato operativo adjusted è in crescita del 10% a 2,5 miliardi. Nuovi “risultati straordinari”, come sottolinea l’amministratore delegato, Matteo Del Fante, dopo “cinque trimestri consecutivi con una performance a livello record”. Risultati che portano a confermare la guidance 2025 dopo la revisione al rialzo di luglio.

Tornando ai dati, i ricavi sono in crescita del 4% a 3,2 miliardi nel terzo trimestre e l’ebit adjusted dei tre mesi si attesta a 856 milioni (+8,5%). E nel trimestre cresce del 6,1% anche l’ulite netto, a quota 603 milioni. Per le attese dell’anno, la guidance aggiornata prevede un risultato operativo adjusted a 3,2 miliardi e un utile netto a 2,2 miliardi. Da record è anche l’acconto sul dividendo, pari a 0,40 euro per azione e in pagamento il 26 novembre (in crescita del 21%).

Poste Italiane, nove mesi da record

Per quanto riguarda i singoli business, nel terzo trimestre i ricavi del segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione hanno toccato quota 934 milioni (+2,7% e a 2,8 miliardi nei nove mesi). Per i ricavi da corrispondenza la cifra del trimestre è di 480 milioni, in lieve calo a causa della contrazione attesa dei volumi, compensata da azioni di repricing in corso. In crescita del 9,6% invece i ricavi dei Pacchi e Logistica (a 420 milioni) e i servizi finanziari (+3,1% a quota 1,6 miliardi nel trimestre). Insomma, “una crescita sostenibile e redditizia in tutti i segmenti di business”, come sottolinea Del Fante. Che porta anche al record storico del titolo in Borsa, ritoccando i massimi a 21,76 euro.

La Super App

Oltre ai conti, c’è anche l’annuncio riguardante il completamento della migrazione dei clienti di Poste alla Super App. Oggi utilizzata da 15 milioni di clienti, con 4,1 milioni attivi su base giornaliera a novembre, come spiega Del Fante, con due terzi dei clienti che “hanno l’app e vengono anche in ufficio postale”. L’ad assicura che il gruppo sta “accelerando sulle iniziative che valorizzano le sinergie con Tim”, con la migrazione di Poste Mobile verso l’infrastruttura mobile di Tim che partirà nel primo trimestre 2026. L’avvio di Tim Energia powered by Poste Italiane in 750 punti vendita Tim mostra risultati iniziali con un “andamento commerciale solido e promettente”. Ora si guarda ad altre opportunità di cross selling, tanto per i clienti retail quanto per le Pmi, pure “nelle aree dell’assicurazione e dei pagamenti”, come emerso durante la conference call.