Nuovi guai per Oliverio. Il governatore calabrese è indagato per peculato. Per la Procura di Catanzaro ha utilizzato fondi pubblici per promuovere se stesso anziché il turismo

La Guardia di finanza di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo ai fini della confisca per 95.475 euro nei confronti del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, del legale rappresentante di una società con sede a Roma che opera nel settore della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, la Hdrà Spa, Mauro Luchetti.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari, Antonio Battaglia, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro. Oliverio, insieme a Luchetti e all’ex parlamentare Ferdinando Aiello, sono accusati di peculato per aver utilizzato oltre 95 mila euro di fondi pubblici, destinati alla promozione turistica della regione Calabria, per finanziare un evento giornalistico, svoltosi nel luglio 2018 a Spoleto, con finalità privatistiche di promozione politica. Il presidente della Regione, secondo gli inquirenti, “ha accettato di spendere il denaro pubblico guidato dal solo interesse privato di promozione personale”.

“L’azione di Oliverio – sostiene la Procura di Catanzaro – risulta fin troppo evidente essendo il soggetto che ha completamente gestito l’operazione Spoleto. E’ il proponente della delibera e, a questo proposito, si deve anche sottolineare (anche per rafforzare la natura di distrazione della somma) che con essa si è prevista una spesa nuova e aggiuntiva al programma turistico già deliberato. In altre parole, Oliverio ha ‘creato’ l’occasione, determinando un nuovo investimento di fondi. A differenza dei dirigenti che hanno partecipato alla formazione dell’atto, così come di chi ha approvato la delibera, nell’Oliverio si apprezza una condotta qualificata dall’interesse”.

Il governatore calabrese avrebbe “curato la propria immagine di politico in carica” accettando di spendere il denaro pubblico “guidato dal solo interesse privato di promozione personale”. La Procura sottolinea, inoltre, anche “la non afferenza della manifestazione con il territorio calabrese, la conoscenza dell’estraneità del ‘Festival dei Due Mondi’ al finanziamento erogato, invece, in favore di un largamente minore formar giornalistico: il talk show che gli avrebbe garantito di promuovere se stesso. E’ questa difatti – conclude la Procura – l’effettiva ‘ratio’ ispiratrice del comportamento del governatore”.