Obama è partito, restano gli F-35

di Angelo Perfetti

È andata nella tana del lupo. In un certo senso sapeva di avere puntati contro tutti i missili di cui l’Aeronautica dispone, viste le discussioni di questi ultimi tempi sulla necessità di ridurre le spese militari, le polemiche sugli F-35 e quell’improvvida uscita televisiva dove ragionava su quanto fosse oggi importante la stessa Aeronautica militare. La voce del ministro Roberta Pinotti, invitata alla festa dell’arma, era attesa come una sentenza; ma alla fine i militari hanno tirato un sospiro di sollievo: Dell’aeronautica militare – ha detto Pinotti – oggi si parla per via di un certo sistema d’arma, ma io vi dico state sereni perché il governo, e lo ha detto Renzi anche al presidente Obama, quando parla delle forze armate e della necessità che l’Italia continui a svolgere nel mondo il ruolo che ha svolto non può fare nessun passo indietro”.

I cacciabombardieri
Riguardo specificamente alle polemiche sul programma di acquisto degli F35, il ministro della Difesa ha sottolineato la necessità di “coinvolgere l’opinione pubblica perché si capisca come una forza armata bilanciata possa rispondere al meglio alle esigenze di sicurezza”: “No a un sistema d’arma o a un aereo che diventa cattivo”, ha detto il ministro. Virata di 180 gradi rispetto alle dichiarazioni di qualche settimana fa e ai discorsi sulla spending review. Evidentemente l’azimut del governo è stato rivisto secondo le indicazioni del presidente degli Stati Uniti, che è stato chiaro: se l’Italia si dimostra affidabile (cioè mantiene gli impegni, cioè resta protagonista nelle missioni internazionale e conferma gli ordini alla Lockheed Martin) potrebbe aspirare al vertice della Nato. A fare da eco alle parole del ministro ci ha pensato il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza: “L’Italia non può permettersi di non avere un sistema di sicurezza efficace. Gli F-35 non sono inutili”. Sortita che ha mostrato ancora una volta le lacerazioni interne al Pd: “Basta una visita di Obama in Italia per farci cambiare opinione sugli F35? – si chiede il deputato del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali -. Avevamo capito che il ministro Pinotti avesse altre intenzioni”.

Le critiche
“Il tempo delle giravolte è giunto al termine. All’ordine del generale Obama tutto il Pd scatta sull’attenti. L’Italia avrà gli F-35 anche a costo di dissanguare le casse pubbliche tagliando scuola, sanità e pensioni. Una scelta di guerra contro il popolo italiano”. Lo affermano i deputati della Commissione Difesa alla Camera del Movimento 5 Stelle. Che a proposito delle dichiarazioni del presidente dei deputati Pd Speranza, che ha definito “non inutili gli F35”, ironizzano: “Inutile è il Pd che chiede in campagna elettorale voti contro gli F35 per poi fare esattamente l’opposto”. “Nell’annunciare la presentazione di una nostra relazione a conclusione dell’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma – concludono – sfidiamo i deputati del Pd a fare, per una volta, la cosa giusta, e ad unirsi a noi nel richiedere la cancellazione definitiva del programma F35”.