di Fabrizio Gentile
In attesa di sapere quale fine farà Berlusconi (e il Governo), si torna a parlare dell’altro grande tema politico: l’Imu. Oggi le Commissioni riunite Bilancio e Finanze svolgeranno, presso la Sala del Mappamondo, nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1544, di conversione in legge del decreto-legge n. 102 del 2013. E arrivano anticipazioni dal relatore al decreto legge, Marco Causi (Pd): l’Imu agevolata, prevista per il settore agricolo, andrebbe estesa anche ai fabbricati strumentali alle attività produttive. Il provvedimento viene criticato su diversi fronti e si sottolinea la necessità di superare ‘’tre rilevanti elementi di incertezza di incompletezza informativa’’ nei prossimi giorni. Il decreto legge, che prevede la soppressione della prima rata Imu 2013, secondo il relatore, ‘’non contiene alcuna norma di riforma generale della disciplina della tassazione immobiliare’’.
‘’E’ un provvedimento di carattere provvisorio, che rimanda le scelte più generali di riforma, che avrebbero dovuto essere approvate entro il 31 agosto, alla legge di stabilità e a un altro decreto legge che verrà collegato a quest’ultima. Questa scelta di rinvio – osserva Causi – ‘’non aiuta una completa e ponderata valutazione delle decisioni del governo. contenute nel decreto, da parte del parlamento e dell’opinione pubblica. Ci troviamo infatti di fronte a tre rilevanti elementi di incertezza e di incompletezza informativa’’ e superarli nei prossimi giorni ‘’è necessario per dare costrutto e spessore’’ alla discussione.
Tra le correzioni urgenti il relatore mette al primo punto la riduzione dell’imposta sui fabbricati strumentali delle attività produttive. Una mossa che ‘’sarebbe importante valutare’’ soprattutto per i settori esportatori dell’economia. Da correggere anche la ‘’distorsione’’ creata, con il passaggio dall’Ici all’Imu, per gli immobili sfitti.
Rispetto alle case in affitto, infatti, hanno ottenuto ‘’un trattamento relativamente migliore’’; secondo Causi bisogna correggere la normativa attuale, magari con la service tax, prevedendo ‘’ulteriori interventi a vantaggio dell’affitto’’. Le ipotesi di intervento prospettate sono due: un aumento delle detrazioni a beneficio degli affittuari o una differenziazione delle aliquote Imu a beneficio dei proprietari’’, per incentivare gli affitti a canone concordato.
Gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta sulla web tv della Camera.