L’Ok di Grillo al Raggi bis apre lo psicodramma Pd. Dem al bivio: sostenere la sindaca o andare soli rischiando il flop. Adesso al Nazareno è ancora più difficile esporsi

L’Ok di Grillo al Raggi bis apre lo psicodramma Pd. Dem al bivio: sostenere la sindaca o andare soli rischiando il flop. Adesso al Nazareno è ancora più difficile esporsi

Dopo l’appello a prendere posizione sulla propria ricandidatura, magari ricorrendo al voto su Rousseau, la Raggi incassa un endorsement pesante in M5S. “Roma ha bisogno ancora di te! Chi sta con Virginia, sta con il MoVimento” a rompere gli indugi con questo breve ma deciso tweet è stato Beppe Grillo, fondatore dei pentastellati. Un post accompagnato da una foto che lo ritrae insieme alla prima cittadina della Capitale che appare indirizzato a quelli che nel Movimento hanno espresso scetticismo verso il Raggi bis ma, soprattutto, ai vertici del Partito democratico che ora sono con le spalle al muro.

Già perché Nicola Zingaretti e i suoi, dopo l’esperienza del governo Conte II che sperano si possa consolidare in un’alleanza strutturale sia a livello nazionale che nei territori, puntavano fortemente nei mal di pancia che serpeggerebbero all’ombra del Colosseo convinti che – presto o tardi – i grillini avrebbero scaricato la sindaca o che lei avrebbe fatto un passo indietro.

Peccato che questo scenario, proprio quello che aveva spinto Virginia Raggi a parlare di “giochi di palazzo” per cui chiedeva un voto su Rousseau, è stato scacciato forse definitivamente da Grillo. A dirla tutta il garante non ha minimamente citato il voto sulla piattaforma che, di fatto, appare superato dagli eventi. Già perché ci sono i dati oggettivi che premiano l’amministrazione capitolina e perfino i sondaggi che la vedono in testa nel gradimento dei romani, con buona pace delle opposizioni che hanno sempre sostenuto il contrario.

MESSI ALLE STRETTE. Quel che è certo è che l’endorsement del fondatore ha colpito nel segno e ha scatenato diversi commenti tra i vertici grillini. Poco dopo il tweet, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ribadito il concetto: “Forza Virginia. Siamo con te”. La deputata Vittoria Baldino “Grillo è intervenuto per ribadire che il Movimento sta con Virginia Raggi e che lei è la nostra candidata. In questo momento il Movimento deve dimostrare pieno sostegno alla Raggi per il grande lavoro svolto in questi cinque anni di consiliatura. Abbiamo trovato una città in macerie e Virginia ce l’ha messa davvero tutta per rimetterla in piedi ed è chiaro che il suo lavoro deve proseguire”.

Così se i grillini si ricompattano, con questa mossa tramonta ogni ipotesi di alleanza giallorossa nella Capitale. Lo conferma Goffredo Bettini, consigliere di Zingaretti e sostenitore del patto tra dem e 5S, che ha escluso ogni sostegno all’attuale prima cittadina: “Siamo stati finora impegnati con la tremenda lotta sulla pandemia. Sui candidati per Roma siamo ancora indietro ma abbiamo in campo varie candidature. Raggi ha intenzione di ricandidarsi ma noi non la sosterremo in alcun modo”.

Lo stesso stratega del Pd spiega che la prossima elezione per il Campidoglio sarà “una competizione impegnativa” per la quale “dovremo avere una candidatura di peso”. Peccato che al momento il Partito democratico sembra brancolare nel buio e l’unico nome emerso è quello dell’ex ministro Roberto Gualtieri che si sarebbe detto possibilista in caso che l’alleanza di centrosinistra venisse confermata anche su Roma.

Ma con la pietra tombale sull’alleanza a Roma messa da Grillo, non è scontato che Gualtieri decida di andare avanti. A pesare, infatti, sono anche i sondaggi che in uno scenario con tre distinti candidati, ossia la Raggi, uno del centrodestra e uno del Pd, proprio quest’ultimo sembrerebbe destinato a restare fuori dai giochi e dal probabile ballottaggio.