Onorevoli stipendi, Zanda senza freni. Il tesoriere dem va all’attacco e chiede i danni a Di Maio

Luigi Zanda ha fatto causa a Luigi Di Maio. Il motivo? Il tesoriere del Pd non ha apprezzato i commenti del capo politico 5 Stelle, che aveva attaccato la proposta di legge di Zanda (poi ritirata) per collegare gli stipendi dei parlamentari italiani a quello percepito dai deputati europei. “Questa mattina (ieri mattina, ndr) i miei legali hanno depositato presso il Tribunale di Roma gli atti relativi al giudizio civile che ho promosso nei confronti dell’onorevole Di Maio per ottenere il risarcimento dei danni provocatomi da sue dichiarazioni più volte rilasciate nel corso della recente campagna elettorale. L’onorevole Di Maio ha deformato il senso e il contenuto letterale di una mia proposta di legge diretta al riordino del trattamento economico erogato ai parlamentari italiani”, dice il senatore del Pd, che aveva annunciato la causa nelle scorse settimane. Come però ricostruito anche dal nostro giornale, se si prende in esame solo l’indennità, equiparando il ddl in questione gli stipendi parlamentari a quelli degli europarlamentari, questa diminuirebbe (da 10.385 a 8.757 euro), ma aumenterebbero però i rimborsi esentasse. Senza dimenticare i fondi per gli assistenti, esclusi dai rimborsi per l’esercizio del mandato: un plafond ulteriore di circa 24mila euro.