Esperti dell’Onu chiedono a Bergoglio di fermare e prevenire con più forza le violenze sui bambini che coinvolgono la Chiesa

Gli esperti dell'Onu hanno espresso "grande preoccupazione" per le accuse di violenza sessuale contro i bambini che coinvolgono la Chiesa.

Esperti dell’Onu chiedono a Bergoglio di fermare e prevenire con più forza le violenze sui bambini che coinvolgono la Chiesa

Un gruppo di esperti sui diritti umani delle Onu hanno inviato una lettera al Papa esprimendo “grande preoccupazione” per le accuse di violenza sessuale contro i bambini nelle istituzioni cattoliche ed hanno chiesto al Pontefice di agire.

Gli esperti, che non parlano a nome dell’Onu ma riferiscono le loro conclusioni all’organizzazione, hanno chiesto alla “Santa Sede di prendere tutte le misure necessarie per fermare e prevenire il ripetersi di violenze e abusi sessuali contro i bambini nelle istituzioni cattoliche, garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere e le vittime risarcite”.

I contenuti della lettera inviata dagli esperti dell’Onu a Papa Francesco sono stati resi noti dall’Alto commissariato Onu per i diritti umani, spiegando che gli esperti hanno espresso “massima preoccupazione per le numerose accuse di abusi sessuali e violenze in giro per il mondo commessi da membri della Chiesa cattolica contro bambini, e per le misure adottate dalla Chiesa cattolica per proteggere presunti responsabili di abusi, insabbiare crimini, ostacolare il fatto che i presunti responsabili ne rispondano ed evadere le riparazioni dovute alle vittime”.

La lettera è stata firmata da Fabián Salvioli, relatore speciale per la promozione di verità, giustizia, riparazione e garanzie di ‘non-recurrence’; Mama Fatima Singhateh, relatrice speciale su vendita e sfruttamento sessuale di bambini; Nils Melzer, relatore speciale su tortura e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti o punizioni; e Gerard Quinn, relatore speciale sui diritti di persone con disabilità. I quattro sono esperti indipendenti da governi e organizzazioni, che lavorano su base volontaria per l’Onu.

“Invitiamo le autorità della Santa Sede ad astenersi da pratiche ostruttive e a cooperare appieno con la giustizia civile e le autorità per l’applicazione della legge dei Paesi interessati, come pure ad astenersi dal firmare accordi o usare accordi esistenti per eludere ‘l’accountability’ di membri della Chiesa accusati di abusi”, proseguono gli esperti Onu.

E ancora: “Invitiamo i membri della Chiesa cattolica ad astenersi dall’applicare pratiche che riducano l’accesso delle vittime alla giustizia per violazioni che hanno subìto”. La nota aggiunge che gli esperti Onu hanno accolto con favore le norme introdotte da Papa Francesco, come l’abolizione del segreto pontificio in casi di abusi sessuali (leggi l’articolo) che consente di riferire casi e di presentare documenti alle autorità civili delle giurisdizioni coinvolte. Un passo avanti, anche se gli esperti sottolineano che la richiesta di riferire i crimini alle autorità civili non è ancora obbligatoria.