Open Arms, nuova batosta per Salvini. Interviene la magistratura: la Procura di Agrigento dispone il sequestro della nave. I migranti saranno fatti sbarcare a Lampedusa

Dopo ben 19 giorni di niente e continue minacce da parte di Matteo Salvini, è la Procura di Agrigento a prendere in mano la questione disponendo  il sequestro della nave della Open Arms ferma davanti a Lampedusa e l’evacuazione immediata dei profughi a bordo.

Intanto il Governo spagnolo fa sapere che invia una nave militare per recuperare i migranti e portarli a Maiorca. L’esecutivo ha dichiarato che la nave partirà alle 17 dalla base di Rota, a Cadice, e impiegherà tre giorni di viaggio per arrivare a Lampedusa e portare poi i migranti a Maiorca, nelle Baleari. Intanto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, arriverà sulla Open Arms con due medici per valutare la situazione.

Nell’annunciare l’invio della nave Audaz della Marina militare, la Moncloa precisa: “Dopo aver analizzato diverse opzioni, il governo spagnolo, d’accordo con le raccomandazioni logistiche dell’Esercito, considera che questa è la più adeguata e permetterà di risolvere in settimana l’emergenza umanitaria che si vive a bordo” della Open Arms. Su Twitter il premier a interim Sanchez dice inoltre: “La nave Audaz della Marina è pronta per salpare questo pomeriggio per l’isola di Lampedusa per assistere la Open Arms ed i suoi occupanti. Accompagnerà la nave verso il porto di Palma, a Maiorca. Con questa misura la Spagna risolverà, in questa stessa settimana, l’emergenza umanitaria”.

Questa mattina intanto altri migranti si sono gettati in mare nel disperato tentativo di raggiungere terra. Prima un uomo, recuperato dalla Guardia Costiera, si è buttato di nuovo in acqua pur di non fare ritorno a bordo della nave. E dopo il tentativo di altri 9 migranti, recuperati più tardi salle motovedette, continuano a buttarsi anche altri che cercano di raggiungere a nuoto la riva dell’isola, a circa 700 metri. Momenti di tensione che i bagnanti hanno ripreso con i telefonini dal costone di Cala Francese, a una ventina di metri dal livello del mare, da dove si vede bene la nave della ong spagnola che dista appena 800 metri. Ieri sera le otto evacuazioni di emergenza più un accompagnatore. La situazione, dunque, resta molto tesa.