Lontano dai palazzi romani della politica e pure da quelli abruzzesi, è nella sua Collelongo (L’Aquila) che Ottaviano Del Turco ha impugnato il pennello portando avanti quella passione coltivata fin da bambino. L’ex ministro delle Finanze nel governo Amato (2001) ed ex governatore d’Abruzzo, nella sua seconda vita (quella iniziata dopo l’arresto per l’inchiesta Sanitopoli del 14 luglio 2008) ha dato vita a un percorso da artista vero e proprio. Nessuna esposizione pubblica, magari ci starà pensando, ma le opere di Del Turco pittore non sono affatto poche. Per ora ci si può accontentare di vederle nelle foto che l’ex sindacalista pubblica di tanto in tanto sulla sua pagina Facebook. Una passione cresciuta sempre più, tanto da far diventare Del Turco un vero esperto d’arte. Con tanto di riconoscimento da parte del comune di Avezzano (L’Aquila) che ha deciso di affidargli la regia del “Premio Avezzano”, una rassegna di pittura e scultura tornata a rivivere dopo 18 anni di assenza dalla scena. Così l’amministrazione comunale guidata da Gabriele De Angelis ha pensato bene quale marsicano, nonché esponente di pubblico rilievo, meglio di Del Turco potesse dare lustro alla manifestazione? Ecco perché l’ex governatore presiederà il comitato tecnico-scientifico che si occuperà del Premio e di cui fanno parte numerosi professionisti del settore. Il comitato dovrà mettere in piedi la manifestazione che dovrà dare spazio agli artisti locali che potranno sfruttare l’occasione come trampolino di lancio verso il panorama nazionale. “Il Premio è stato una fucina di artisti che vi hanno trovato slanci per svolgere una funzione decisiva nella storia dell’arte di questo territorio. Per questa avventura”, ha affermato Del Turco, “Ringrazio l’amministrazione comunale e assicuro che lavoreremo affinché il Premio Avezzano prenda respiro anche nazionale”.
La speranza nei colori – La pittura, come raccontato dallo stesso Del Turco, ha avuto un vero effetto salvifico per l’ex governatore in un periodo molto buio della sua vita. Non è quindi un caso che i dipinti di Del Turco siano spesso pieni di colori e di speranza. Quella vissuta attendendo la fine dell’incubo Sanitopoli (il processo si è chiuso lo scorso mese di settembre in Appello con la condanna di Del Turco a 3 anni e 11 mesi con l’assoluzione, però, dall’accusa di associazione per delinquere che era il reato più grave contestato. Ora Del Turco potrebbe chiedere anche la revisione del processo, ndr) in compagnia della tela e del suo pennello per dipingere sempre nuovi orizzonti.