Paolo Rossaro: il medico radiato perché ha provato a curare il cancro con la vitamina C (e il suo paziente è morto)

Paolo Rossaro, ex medico di Polverara (Padova), è stato radiato dall'Ordine dei Medici perché ha provato a provare il cancro di un suo paziente con la vitamina C. Ha anche ricevuto una condanna per omicidio colposo

Paolo Rossaro: il medico radiato perché ha provato a curare il cancro con la vitamina C (e il suo paziente è morto)

Paolo Rossaro, ex medico di Polverara (Padova), è stato radiato dall’Ordine dei Medici perché ha provato a provare il cancro di un suo paziente con la vitamina C. La radiazione è arrivata nel 2017. Oggi è stato respinto dalla Cceps, commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, il ricorso contro la radiazione.

Paolo Rossaro: il medico radiato perché ha provato a curare il cancro con la vitamina C (e il suo paziente è morto)

Rossaro ha ricevuto una condanna, passata in giudicato, per omicidio colposo-. Aveva curato un giovane uomo vicentino affetto da un tumore, con la sola vitamina C. Cristian Trevisan, 35 anni di Poiana Maggiore (Vicenza) è deceduto il 24 dicembre 2007 per un linfoma di Hodgkin curato con vitamina C e integratori invece che chemioterapia. Il processo, giunto con la condanna fino all’ultimo grado di giudizio, si era tenuto a Padova tra il 2007 e il 2010. La decisione ha visto la “sollevazione” di tutti i movimenti no vax, cui l’ex medico aveva aderito, che via social hanno subito dato a Rossaro tutta la loro solidarietà. L’ex medico, poi, nel gennaio del 2020 quando il Coronavirus imperversava in Cina, aveva pubblicato su Youtube un video in cui spiegava come curare i virus con le vitamine.

Il filmato è stato successivamente rimosso dai gestori della piattaforma. Paolo Rossaro continua ad aver un suo ambulatorio “olistico” a Polverara. Sostenitore della Nuova Medicina di Ryke Geerd Hamer, curava pazienti affetti da tumore con vitamine, integratori e acqua oceanica. Lo stesso anno è stato radiato dall’Ordine dei medici. Il dottor Rossaro era anche punto di riferimento dei genitori di Eleonora Bottaro. Ovvero la studentessa di Bagnoli nella Bassa padovana uccisa nel 2016 da una leucemia linfoblastica acuta dopo avere rifiutato la chemioterapia alla vigilia della maggiore età. I genitori, accusati di omicidio colposo nei confronti della figlia, sono stati da poco condannati a due anni di carcere.

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