Pechino ha celebrato l’80° anniversario della vittoria sulla Giappone con una maestosa parata militare in Piazza Tiananmen, alla presenza di 26 leader mondiali. Tra i protagonisti, il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un, riuniti per la prima volta nello stesso evento, in una immagine che ha immediatamente attirato l’attenzione di Washington.
Xi Jinping: “La Cina forza di pace e stabilità”
Nel suo discorso di apertura, Xi Jinping ha lanciato un messaggio forte: il mondo, ha detto, si trova nuovamente davanti a una scelta “tra la pace e la guerra”. Il leader cinese ha affermato che il popolo della Cina “si schiera fermamente dalla parte giusta della storia e del progresso della civiltà umana”.
Durante il ricevimento con i leader stranieri, Xi ha ribadito che la modernizzazione del Paese seguirà la via dello “sviluppo pacifico”. “La Cina sarà sempre una forza trainante della pace, della stabilità e del progresso nel mondo”, ha dichiarato, auspicando che tutte le nazioni traggano insegnamento dalla storia per “creare insieme un futuro migliore per l’umanità”.
Allo stesso tempo, Xi ha esortato l’Esercito Popolare di Liberazione ad accelerare la costruzione di un esercito di “livello mondiale” per proteggere la sovranità nazionale, sottolineando la determinazione della Cina a difendere i propri interessi strategici.
L’attacco di Donald Trump
A rompere la cornice celebrativa è stato il presidente statunitense Donald Trump. In un post su Truth Social, il presidente ha accusato Xi, Putin e Kim di “complottare contro gli Stati Uniti”, ironizzando sui sorrisi e sulla vicinanza mostrata dai tre leader a Pechino.
Trump ha ricordato i sacrifici americani durante la Seconda guerra mondiale, chiedendo che il contributo degli Stati Uniti venga onorato: “Molti americani sono morti nella ricerca della Vittoria e della Gloria da parte della Cina. Spero che vengano giustamente ricordati”. Poi, con sarcasmo, ha aggiunto: “Prego di porgere i miei saluti calorosi a Putin e Kim mentre complottate contro gli Stati Uniti d’America”.
Curiosamente, Xi non ha mai menzionato esplicitamente Washington nei suoi discorsi, pur ringraziando in generale i Paesi che contribuirono alla vittoria contro il Giappone.
La risposta di Mosca: “Speriamo fosse ironico”
Il Cremlino ha prontamente replicato alle parole di Trump. Yuri Ushakov, consigliere presidenziale di Vladimir Putin, ha definito l’idea di un “complotto” tra i leader “infondata”, aggiungendo: “Speriamo che il presidente Trump fosse ironico”.
Intervistato dall’emittente Rossiya 1, Ushakov ha sottolineato che durante le celebrazioni non c’è stato alcun accenno a manovre contro gli Stati Uniti, ricordando invece il ruolo di Washington nella vittoria sul Giappone.
Una vetrina di potenza militare
La parata, durata quasi 90 minuti, ha mostrato al mondo le più moderne tecnologie militari cinesi: dai nuovi missili balistici intercontinentali DF-61 e JL-3, fino al drone stealth GJ-11 e al lanciarazzi multiplo PHL-16, descritto come la versione cinese del sistema statunitense Himars. Un messaggio chiaro sulla forza militare del Paese e sulle ambizioni di Pechino di consolidare il proprio ruolo di grande potenza globale.