Partita aperta per la Farnesina

Dalla Redazione

Chiusa la partita europea si apre quella italiana per la Farnesina. Perché dopo l’ok incassato per la nomina di Federica Mogherini come Alto rappresentante della politica estera Ue, si dovrà presto riempire la casella che si svuota al ministero degli Esteri. E il favorito continua a essere il viceministro Lapo Pistelli per garantire continuità al dicastero. Scelta che però cozzerebbe con il discorso quote rosa tanto caro al premier e che quindi potrebbe innescare un rimpastone anche per gli altri dicasteri. Ma non mancano le ipotesi suggestive come quelle di Massimo D’Alema o il ritorno di Emma Bonino. Altro nome è quello del prodiano Sandro Gozi, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Politiche comunitarie. Un discorso che prevederebbe un rimpasto più ampio, invece, è quello che circola negli ambienti di governo e che potrebbe portare l’attuale ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a trasferirsi agli Esteri. Non si esclude nemmeno l’ipotesi tecnica, con una figura diplomatica per guidare un ministero chiave come quello degli Affari Esteri. Mentre la renziana Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, esclude di entrare nell’esecutivo. Ma ci sono due mesi di tempo per tirare le somme. In Europa arriva anche anche il successore del belga Herman Van Rompuy a presidente del Consiglio Europeo: saràil premier polacco Donald Tusk, esponente dei popolari-conservatori (a differenza della socialista Mogherini).