La terra torna a tremare ai Campi Flegrei. Nella notte, alle 4.55 italiane, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 a circa 5 chilometri a sud-est di Pozzuoli. Si tratta dell’evento più forte di un nuovo sciame sismico in corso da ieri, che ha già superato il centinaio di scosse.
“Lo sciame è iniziato ieri e al momento abbiamo registrato più di un centinaio di eventi”, ha dichiarato all’ANSA Lucia Pappalardo, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. “Il meccanismo è sempre lo stesso, legato alla deformazione del suolo che prosegue al ritmo di circa 15 millimetri al mese nel Rione Terra, dove il sollevamento ha raggiunto i valori massimi. Lo scenario è quello a cui siamo ormai abituati”.
Bradisismo e deformazione del suolo
La sismicità dell’area flegrea è strettamente connessa all’attività del supervulcano e in particolare al fenomeno del bradisismo, cioè il sollevamento e l’abbassamento periodico del suolo. L’attuale fase di sollevamento è iniziata nel 2005 e risulta più intensa nella parte centrale della caldera, a circa 500 metri a sud del Rione Terra di Pozzuoli.
“Al momento non c’è alcun segnale di risalita del magma”, ha sottolineato Pappalardo, precisando che lo sciame sismico potrebbe continuare nelle prossime ore, anche se è impossibile prevedere fino a quando.
Gli eventi più forti
Oltre al terremoto principale di magnitudo 4.0, lo sciame in corso comprende altre due scosse di 3.3 registrate il 31 agosto, oltre a sei eventi compresi tra 2.5 e 2.8. Negli ultimi mesi l’area ha già vissuto episodi simili: un sisma di magnitudo 4.0 lo scorso 18 luglio, uno di 4.4 il 13 maggio e due di 4.6 il 13 marzo e il 30 giugno.
Negli ultimi dieci anni, spiegano i sismologi, si è registrato un progressivo incremento del numero e dell’energia dei terremoti nell’area flegrea, anche se la grande maggioranza presenta magnitudo inferiore a 1.0.