Le Lettere

Peccato, niente Apocalisse

La stampa e i politici europei continuano a lanciare allarmi su una ipotetica “invasione russa”, per ultimo l’allarme di un “quasi sconfinamento” di aerei russi nei cieli americani. È ora di finirla, è una cosa da irresponsabili.
Aldo Luini
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Gentile lettore, gli onesti giornali del democratico Occidente non sanno più cosa inventare per suscitare l’isteria collettiva e farci credere che i russi ci invaderanno. Dopo i droni misteriosi che ci minacciano da tutte le parti e s’infilano perfino nelle toilette di tutti gli aeroporti d’Europa, peggio della zanzara tigre e del granchio blu, ci aspettavamo il primo avvistamento dei cosacchi a cavallo sull’orizzonte. Ed ecco invece che i jet russi si avvicinano agli Stati Uniti (né avrebbero potuto rimanerne lontano visto che la costa russa della Kamchatka dista solo 4 km dall’Alaska americana). L’aereo russo ha sconfinato? Ha invaso lo spazio aereo degli Usa? Ha minacciato Los Angeles? A leggere i titoli dei giornali e i commenti dei lettori beoti, la guerra termonucleare sembra questione di ore, Putin è un pazzo, bisogna fermarlo: “Quattro caccia americani intercettano jet russi”. Aiuto, è l’inizio dell’Apocalisse! Poi leggiamo gli articoli e ci accorgiamo che non è successo niente. Le autorità americane dichiarano: “I velivoli russo sono rimasti nello spazio aereo internazionale e non sono entrati in quello americano o canadese. L’attività russa di sorvolo nella Air Defense Identification Zone è un avvenimento di routine e non è considerata una minaccia”. Ma allora? L’Apocalisse è rimandata? Porca miseria, proprio adesso che cominciavo ad appassionarmi.

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