Pensioni, nessuna proroga per Quota 103 e Opzione donna: addio alle uscite anticipate dal lavoro

Le pensioni anticipate vengono cancellate dal governo: la bozza della Manovra non contiene, per ora, la proroga di Quota 103 e Opzione donna.

Pensioni, nessuna proroga per Quota 103 e Opzione donna: addio alle uscite anticipate dal lavoro

La Manovra non è ancora chiusa e la bozza di 137 articoli che circola in queste ore è parziale. Fermo restando che qualcosa potrebbe cambiare nelle prossime ore, un elemento in tema di pensioni già emerge: l’addio alle uscite anticipate dal lavoro. Il governo che doveva cancellare la legge Fornero, dopo aver indebolito le pensioni anticipate, potrebbe addirittura cancellarle.

Nella bozza della Legge di Bilancio, infatti, non si fa riferimento alla Quota 103 e ad Opzione donna, le due principali misure per lasciare in anticipo il lavoro. Allo stato attuale, non c’è alcuna proroga delle due misure che erano già state ridimensionate con restrizioni che permettevano solo a pochi lavoratori di usufruirne. 

Le novità della Manovra sulle pensioni

La bozza conferma l’adeguamento dell’età pensionabile annunciato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa: dal 2027 servirà un mese in più per lasciare il lavoro e dal 2028 i mesi in più saranno due. Restano le uniche eccezioni dei lavori gravosi e usuranti. Nulla, per ora, è stato previsto per il semestre di silenzio-assenso per il Tfr ai fondi pensioni, annunciato dal governo. 

La Manovra conferma l’aumento di 20 euro delle pensioni minime e anche il bonus Giorgetti, ovvero l’aumento del 10% per chi raggiunge i requisiti della pensione anticipata ma decide di restare al lavoro. Insomma, si vuole incentivare il ritardo pensionistico invece che gli anticipi assai cari – almeno a parole – alla Lega e a Matteo Salvini. In tema di anticipi, infatti, per l’ora l’unica proroga è quella dell’Ape sociale, mentre sembrano sparire Quota 103 e Opzione donna. 

Altro che addio alla Fornero, nessuna proroga per Quota 103 e Opzione donna

Partiamo dalla Quota 103, la misura che permette di andare in pensione a 62 anni in caso di almeno 41 anni di contributi versati. Un’uscita anticipata che era già stata resa complicata negli ultimi anni, con tante limitazioni e un ricalcolo dell’assegno svantaggioso per cui le adesioni sono crollate. Neanche di questa versione con restrizioni, però, si ha per ora traccia nella Manovra.

Stesso discorso per Opzione donna, una misura che garantisce l’uscita anticipata alle lavoratrici, soprattutto quelle che hanno avuto carriere discontinue, magari anche a causa della gestione dei figli. Anche in questo caso erano già state introdotte importanti restrizioni che hanno reso la misura decisamente svantaggiosa, tanto che le adesioni erano crollate. 

Per ora i soldi non ci sono e nessuna delle due misure verrà confermata. L’ipotesi è che ci siano ancora interventi da limare, quindi la proroga potrebbe essere inserita all’ultimo nella Legge di Bilancio o magari durante l’iter parlamentare. L’ultima parola non è ancora detta, ma per ora Quota 103 e Opzione donna sono scomparsi. Il governo doveva cancellare la legge Fornero e, invece, l’ha rafforzata più che mai.