Privilegi inviolabili. Assalto alle pensioni delle vedove, ma il vitalizio dei politici non si tocca

di Stefano Iannaccone

Tanto per cambiare si parla di pensioni dei lavoratori. Il governo Renzi vorrebbe mettere mano al sistema previdenziale. Legando la reversibilità al calcolo dell’Isee. Per carità, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha puntualizzato che l’intervento dovrebbe riguardare il “superamento di sovrapposizioni e di situazioni anomale”. E insieme a lui il Partito democratico si è affrettato a confermare la linea della minimizzazione. Ma un fatto è certo: la mini riforma prospettata tocca le pensioni dei cittadini ma non tira in ballo i vitalizi dei politici. Che restano al riparo da sorprese. “Almeno fino a quando non terminerà la melina alla Camera”, accusa Riccardo Nuti, deputato del Movimento 5 Stelle. I pentastellati si stanno battendo sul tema, ma mostrano pessimismo sull’approvazione. Proprio Nuti ha messo nero su bianco un progetto di legge di poche righe per cancellare almeno la reversibilità dei vitalizi per i condannati.

RESISTENZE – “L’intenzione era quella di fare un testo breve in modo da approvarlo in poco tempo su un punto ben preciso: niente soldi ai parenti di chi ha subito una condanna”, spiega l’esponente del M5S. “Invece – aggiunge – è stata scelta l’opzione di discutere complessivamente la questione. Questo approccio è apprezzabile solo in linea teorica, ma dal punto di vista pratico significa una cosa sola: affossare qualsiasi riforma sui vitalizi”. Eppure sul tavolo c’è sempre la proposta del deputato del Partito democratico, Matteo Richetti, che vuole ridisegnare la normativa generale sugli assegni staccati agli ex parlamentari. Il testo depositato alla Camera, ritenuto un punto di riferimento, prevede l’armonizzazione del trattamento come tutti gli altri lavoratori, a cominciare dall’adeguamento al sistema contributivo. Per quanto riguarda la reversibilità l’intervento è contemplato sia per “le aliquote che per le modalità di liquidazione e di rivalutazione della pensione medesima”. Ma le resistenze sono forti. Il presidente dell’Associazione nazionale ex parlamentari, Gerardo Bianco, è già pronto alle barricate: “È fondamentale il rigoroso rispetto dello stato di diritto, non accettiamo forme di espropriazioni”. E non basta nemmeno la spinta relatore, Andrea Mazziotti (Scelta Civica).

IL PUNTO – A Montecitorio il testo è in commissione Affari costituzionali. Il presidente Mazziotti vuole trovare una sintesi per consentire il via libera a una proposta unitaria. “Le audizioni sono state interrotte a causa della discussione sul conflitto di interessi. Ma proseguiranno nei prossimi giorni con il presidente dell’Inps, Tito Boeri, e il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Sergio Chiamparino”, dice a La Notizia Mazziotti. “Vogliamo andare avanti cercando una omogeneità a una proposta che tuttora manca”, sottolinea. Sul tema della reversibilità, il deputato di Sc chiosa: “Vogliamo discutere in maniera complessiva dei vitalizi, a prescindere dei singoli punti”.

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