Né falco né colomba. Il senatore Antonio Razzi ospite a Un Giorno da Pecora su Radio 2 si definisce “solo di proprietà di Silvio Berlusconi. Quello che lui mi dice io faccio. Ce ne vorrebbero altri due di Berlusconi”.
Per Antonio Razzi ci vorrebbe un Berlusconi al nord, uno al centro e uno al sud. Quindi non due, ma tre. Solo così “l’Italia potrebbe diventare il giardino del mondo”. Se Berlusconi le chiedesse di far cadere il governo, gli chiedono, e lui convinto più che mai: “per Silvio farei qualunque cosa. Mi getterei anche sotto un treno”.
Sarebbe anche disposto a morire per Berlusconi? “Senz’altro, se serve per il bene del Paese”. In quale modo sarebbe disposto a morire? “Un infarto, in modo veloce”. Quindi non lo tradirebbe mai? “Mai. Piuttosto che tradirlo preferirei morire”, ha concluso Razzi.
E in sette anni di legislatura ora Antonio Razzi vorrebbe far credere agli italiani di non aver messo niente da parte. Tutto speso per i collaboratori e poi “Roma costa”, afferma Razzi. Lei la paga la Trise? “La Trisa è una fabbrica svizzera”.