Per il referendum sulle riforme Renzi rispolvera il populismo. E promuove le banche italiane

Tornare alla linea del "meno privilegi" per i politici. Matteo Renzi ha spiegato quale strategia sarà seguita nella campagna elettorale del referendum.

Tornare alla linea del “meno privilegi” per i politici. In una logica anti-casta. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha sostanzialmente spiegato quale strategia sarà seguita nella campagna elettorale del referendum sulle riforme. “Sono sicuro che vinceremo, ma non perché questa è la mia vittoria”, ha detto il premier in un’intervista all’emittente statunitense Cnbc. Non è mancata l’autopromozione sulle misure per mettere in sicurezza le banche: “Negli ultimi 12 mesi ogni giorno si diceva che il problema erano le banche italiane e noi replicavamo che non era vero. Alla fine gli stress test mostrano la realtà. Abbiamo la migliore banca europea, Intesa Sanpaolo, e quattro istituti su cinque sono in una buona situazione”. Anche se ha dovuto ammettere: “Il problema è Mps, per la quale abbiamo lavorato con forza a una soluzione di mercato. Perciò sono soddisfatto del risultato”.

Ma la priorità politica sembra essere la consultazione sulle riforme, che si terrà il prossimo autunno. “Io uso un’espressione molto forte per il mio futuro dopo il referendum. Perché abbiamo anche una recente esperienza con il Regno Unito. Non è facile. Perdere il referendum e tornare il giorno dopo, come se no fosse successo niente non è corretto. La priorità in questo momento è scoprire che cosa è questo referendum”, ha affermato Renzi.

E quindi il leader del Pd ha rilanciato: “La nostra strategia nelle prossime settimane sarà che questo non è il referendum di Renzi. Si tratta di un referendum. Vuoi un Parlamento fatto di mille politici o vogliamo ridurre il livello dei politici in Italia?. Il secondo punto: vuoi la stabilit? Esattamente come tutti i paesi del mondo. O si continua con la messa a fuoco per il cambiamento semplicemente sulle idee dei politici a Roma”. E, archiviando la questione referendum, ha ribadito: “Sono molto fiducioso. Credo nell’Italia e, ovviamente, rispetterò ogni decisione. Ma forse quando i sondaggi mostreranno il risultato della vera questione del referendum, credo che il risultato sara’ molto chiaro per noi”.