Per il Veneto spunta Fontana, ma la Lega frena

Incertezza anche per le partite nelle altre Regioni, dalla Campania alla Puglia. Servirà un vertice tra i leader

Per il Veneto spunta Fontana, ma la Lega frena

Non trova conferma da parte della Lega l’ipotesi riportata in un retroscena del Messaggero su una possibile intesa nel centrodestra per candidare l’attuale presidente della Camera Lorenzo Fontana alla guida del Veneto in vista delle Regionali di autunno.

Fonti del Carroccio parlano di ipotesi da ‘calciomercato estivo’ e affermano che la coalizione non ha ancora definito un accordo sui candidati mancanti. Se ne discuterà a settembre, alla ripresa dell’attività politica.

Partite aperte in Veneto, Campania e Puglia

In Veneto il nodo è la successione di Luca Zaia che non può più ricandidarsi per limite massimo di mandati alle spalle. Da tempo si alternano le rivendicazioni del Carroccio, in nome del mantra ‘squadra che vince non si cambia’, e le mire di Fratelli d’Italia in base al presunto sorpasso del partito sulla Lega alle ultime elezioni.

La Lega in realtà spinge per Alberto Stefani, ma se FdI dovesse lasciare ad altri l’indicazione del candidato “per ragioni di realpolitik”, allora “non sarebbe altro che uno straordinario atto di generosità”, sottolinea Luca De Carlo, coordinatore veneto del partito di Giorgia Meloni. C’è incertezza anche sulla Puglia, dove oltre a Mauro D’Attis di FI si valutano soluzioni diverse, e sulla Campania, dove Nm propone Mara Carfagna, in alternativa a Edmondo Cirielli, Giosy Romano e a un profilo civico come quello di Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Ateneo Vanvitelli.

In Calabria invece si ripresenterà per il bis Roberto Occhiuto. In Toscana si è infine chiusa la lunga attesa di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, di FdI: la coalizione ha ufficializzato la sua candidatura.