Per la Confindustria del cinema spunta Rutelli. L’Associazione dei produttori è pronta a votare l’ex sindaco di Roma

L’Anica - la Confindustria del cinema e dell’audiovisivo - è pronta a votare Francesco Rutelli come suo nuovo presidente già questa settimana

A volte ritornano. L’Anica – la Confindustria del cinema e dell’audiovisivo – è pronta a votare Francesco Rutelli come suo nuovo presidente già questa settimana. Lo ha rivelato ieri repubblica.it. I produttori e i distributori più influenti, tutti membri dell’Anica, hanno individuato nell’ex ministro della Cultura ed ex sindaco della Capitale la figura giusta per guidare l’associazione. Rutelli si è riservato di accettare l’incarico. Il curriculum di Rutelli, sostengono in Anica, è coerente con il ruolo che gli viene prospettato sia pure in via informale. Vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro per i Beni e le Attività culturali (dal 2006 al 2008), Rutelli ha varato un sistema di agevolazioni fiscali (tax credit e tax shelter) – operativo dal gennaio del 2009 – che fu ben accolto dall’industria del cinema. E spesso l’ex ministro, ricorda sempre l’Anica, si è battuto per scongiurare che il meccanismo venisse “definanziato” (ad esempio nel 2010 e nel 2013). Rutelli ha anche promosso, ancora da ministro, il primo Libro Bianco sulle Industrie Creative italiane che calcolò in quasi 3 milioni (2.870.900) gli addetti del settore, con un contributo al Prodotto Interno Lordo del Paese pari al 9,33%. Detto questo è evidente come in Italia alcuni personaggi in un modo o nell’altro riescano sempre a rispuntare fuori. Tra l’altro è appena il caso di ricordare che Rutelli spessi ha “rivendicato” il fatto di essere stato uno degli scorpitori di Matteo Renzi, quando l’allore giovane esponente della Margherita era lontano dai riflettori mediatici.