Piantedosi copia Salvini. La direttiva migranti è come quella del Capitano

La direttiva sui migranti di Piantedosi rispecchia esattamente quella emanata nel marzo 2019 dall’allora ministro dell’Interno Salvini.

Un inizio col botto per il neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, già capo di gabinetto quando Matteo Salvini era capo del Viminale. L’incipit non è nuovo, anzi, ricorda esattamente il leader del Carroccio che subito si congratula: “Come promesso, questo governo intende far rispettare regole e confini”. Quindi si scaglia subito contro i migranti.

Così in men che non si dica ha emanato una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto perché informino le articolazioni operative che il ministero degli Affari esteri, con note verbali alle due ambasciate degli Stati di bandiera (Norvegia e Germania), ha rilevato che le condotte delle due navi Ocean Viking e della Humanity 1 attualmente in navigazione nel Mediterraneo non sono “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”.

Il passaggio delle navi ong nelle acque italiane potrebbe essere considerato “pregiudizievole per la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero”

Il passaggio delle navi ong nelle acque territoriali italiane potrebbe essere considerato “pregiudizievole per la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero”. è quanto si legge nell’articolo 19 della Convenzione internazionale delle Nazioni unite sul diritto del mare, citato nella direttiva del ministro dell’Interno che prevede la valutazione da parte del Viminale del divieto di ingresso nelle acque territoriali per le navi Ocean Viking e Humanity One.

Secondo la Convenzione, “le navi di tutti gli Stati, costieri o privi di litorale, godono del diritto di passaggio inoffensivo attraverso il mare territoriale”. Ed il passaggio è inoffensivo “fintanto che non arreca pregiudizio alla pace, al buon ordine e alla sicurezza dello Stato costiero”. Queste ultime condizioni si verificano se la nave in questione è impegnata in alcune attività, tra cui: “il carico o lo scarico di materiali, valuta o persone in violazione delle leggi e dei regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti nello Stato costiero”.

La direttiva sui migranti firmata da Piantedosi rispecchia esattamente quella emanata nel marzo 2019 dall’allora ministro dell’Interno Salvini

La direttiva rispecchia esattamente quella emanata dall’allora ministro dell’Interno, Salvini, nel marzo 2019. Piantedosi al Giornale Radio Rai ha detto: “Tutto quello che può essere finalizzato a prevenire che ci sano questi viaggi che a volte si trasformano in viaggi della morte sarà alla nostra attenzione”.

Intanto gli sbarchi continuano. A Pozzallo sono arrivati 147 migranti salvati dalla nave della Guardia Costiera Aringhieri. Sono di nazionalità egiziana, siriana, sudanese, pakistana e bengalese sono tutti in discrete condizioni di salute e negativi al Covid.

“Saranno tutti ospitati – ha detto il sindaco del paese marinaro del Ragusano, Roberto Ammatuna – nell’hotspot di Pozzallo. Come al solito tutte le operazioni si sono svolte nel massimo ordine. Mentre in circa 500, con sei diversi barconi, sono arrivati a Lampedusa. I furgoncini fanno la spola dal molo Favarolo all’hotspot di contrada Imbriacola dove vengono portati i migranti e con mezzi che poi spostano gli ospiti della struttura, quelli presenti già da qualche giorno, verso il porto.

A Lampedusa ci sono 1.154 migranti a fronte di 350 posti disponibili

Nonostante i quotidiani trasferimenti con il traghetto di linea, nella struttura di primissima accoglienza, al momento, ci sono di nuovo 1.154 persone a fronte di 350 posti disponibili. “Non è semplice fare il sindaco di queste isole. Nelle ultime 72 ore sono successi degli eventi tragici, che mi hanno colpito profondamente. In poco tempo mi sono state consegnate le salme di due bimbi carbonizzati, più altri quattro corpi sono stati trovati sulla nostra banchina, ed altre persone risulterebbero disperse in mare” dice il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino.