Via libera del Consiglio dei Ministri alle norme per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche. Dopo mesi di attesa, ieri, l’esecutivo ha dato l’ok all’inserimento nel decreto Crescita delle disposizioni necessarie a far partire gli indennizzi in favore dei possessori dei titoli degli Istituti di Credito posti in risoluzione (Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti e Banca Popolare delle Marche) e di quelli messi in liquidazione (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca).
Secondo quanto riferito, ieri notte, da fonti di Governo, mentre la riunione dei ministri era ancora in corso, il limite dell’indennizzo diretto è stato alzato, dai precedenti 100mila euro, a 200 mila euro per ogni risparmiatore. La norma messa a punto dal sottosegretario all’Economia del Movimento 5 Stelle, Alessio Villarosa, non dovrebbe incontare ostacoli da parte della Commissiaria alla Concorrenza Europea, Margrethe Vestager, che in un primo momento si era espressa contro la misura messa a punto dal Governo Conte con la legge di Bilancio 2019.
Nelle prossime ore il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, dovrebbe firmare anche i decreti attuativi necessari a procedere materialmente al risarcimento dei risparmiatori truffati, stabilendo i requisiti per avere gli indennizzi automatici.