Ponte di Genova, linea dura del Governo. Da Salvini a Di Maio a Toninelli: “I vertici di Autostrade si dimettano”. Attivata la procedura per la revoca delle concessioni

Ponte di Genova, linea dura del Governo. Da Salvini a Toninelli: "Vertici di Autostrade si dimettano". Attivata la procedura per la revoca delle concessioni

“I responsabili hanno un nome e un cognome e sono Autostrade per l’Italia. Dopo anni che si è detto che le cose dai privati sarebbero state gestite molto meglio, ci troviamo con uno dei più gradi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza. Queste sono scuse. Autostrade deve fare la manutenzione e non l’ha fatta. Prima di tutto si dimettano i vertici”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista a Radio Radicale.

“È possibile, in caso di inadempienze, ritirare la concessione e far pagare multe fino a 150 milioni di euro. Autostrade non ha fatto la manutenzione” sul ponte Morandi: “Toninelli ha avviato le procedure” per il ritiro della concessione. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista a Radio Radicale. “Può gestire lo Stato. Ad Autostrade paghiamo i pedaggi più alti d’Europa e loro pagano tasse bassissime perché sono posseduti da una finanziaria Benetton in Lussemburgo”, sottolinea il ministro.

L’attacco del vicepremier grillino segue di poco un post pubblicato su Facebook dal ministro dei Trasporti in cui annunciava gli stessi concetti. “Alle società che gestiscono le nostre autostrade – ha dichiarato Danilo Toninelli – sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari. I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”.

Duro anche il ministro Matteo Salvini: “La revoca delle concessioni è il minimo che ci si possa aspettare”.