Presidenzialismo, Berlusconi infiamma la campagna elettorale

A destra il tema della riforma del Presidenzialismo raccoglie consensi. Per Letta è un errore: "Da Berlusconi un'evidente autocandidatura".

“La destra si è messa insieme su alcuni obiettivi evidenti ed espliciti. Quello di oggi è esplicito. Berlusconi l’ha esplicitato e gli elettori l’hanno colto nella sua gravità, e non perché il presidenzialismo sia un fattore di autocrazia e dittatura, in altri paesi esiste. Ma nel nostro paese il presidenzialismo è un errore profondo”. È quanto ha detto a La Stampa il segretario del Pd, Enrico Letta commentando le dichiarazioni sulla riforma del Presidenzialismo di Silvio Berlusconi.

Presidenzialismo, Letta: “Nel nostro paese è un errore profondo”

“Bolsonaro, Orban, Trump danno tutti lo stesso messaggio – ha aggiunto Letta parlando ancora della riforma del Presidenzialismo -, quello dell’uomo forte, radicalmente contrario alla nostra Costituzione che prevede molti equilibri. Preferisco il sistema italiano a quello francese. Là hanno regolarmente dei sommovimenti sociali che la politica ha difficoltà a rappresentare, da noi il Parlamento svolge quel ruolo. I gilet gialli sono entrati in parlamento dai noi”.

Per Letta le affermazioni di Berlusconi sono “un’evidente autocandidatura” al Quirinale. “Berlusconi a gennaio era il candidato del centrodestra al Quirinale”, ha ricordato ancora il segretario del Partito democratico, e “non a caso Berlusconi, che interviene poco, oggi ha parlato proprio di questo”.

Meloni: “È una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori”

“Il presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori” ha detto, invece, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervenendo a Radio Monte Carlo. Mentre il suo delfino, Ignazio La Russa, ha definito il tema prematuro.

Magi: “La proposta della Meloni è assolutamente sgangherata, e dunque pericolosa”

La riforma presidenzialista proposta in questa legislatura da Giorgia Meloni, ha detto il deputato e presidente di +Europa, Riccardo Magi, “è assolutamente sgangherata, e dunque pericolosa”. Infatti, ha aggiunto, “c’è il presidenzialismo ed insieme la sfiducia costruttiva. Cioè un Presidente che è eletto direttamente Capo dello Stato e dell’esecutivo, ma insieme anche figura di garanzia. Se questo è il modo di affrontare una questione delicata come le riforme istituzionali…”.

“Guardando poi le altre proposte di legge presentate , anziché gli annunci di campagna elettorale – ha detto ancora Magi -, vediamo che Giorgia Meloni ha presentato una proposta di legge in cui dice, proprio come Marine Le Pen in Francia, che il diritto nazionale deve avere la supremazia sul diritto europeo e internazionale. Questo significa la fine dell’Unione Europea. Meloni può anche accreditarsi nelle cancellerie europee come sta cercando di fare oggi, ma in questa proposta c’è la sua cifra culturale e politica e di concezione dei rapporti internazionali”.

“Qualunque governo noi avremo, – ha sottolineato ancora Magi – questo avrà il vincolo programmatico della realizzazione del Pnrr, perché ancorato a questo strumento che, per la prima volta, è di fiscalità comunitaria, abbiamo una serie di riforme. Il tema qual è: può governare questo processo chi, come questa destra, ha sempre votato contro il Pnrr, sia in Italia che nel Parlamento europeo?”.

Lupi: “Questa riforma per noi non è un tabù: non bisogna mai avere paura di dare il potere di scelta ai cittadini”

“Il dibattito che si sta sviluppando sul Presidenzialismo – il presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi – adottato da grandi e solide democrazie, sembra surreale: nessuno pensa ad alcuna forma di autoritarismo, credo neanche quelli che, a sinistra, ne hanno discusso e si sono espressi favorevolmente nel corso degli anni. Questa riforma per noi non è un tabù: non bisogna mai avere paura di dare il potere di scelta ai cittadini”.

“Abbiamo profonda stima per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha detto ancora Lupi -, da sempre garante dei principi costituzionali e, se il Parlamento approverà la riforma costituzionale, con tutti i passaggi ed i contrappesi necessari, sarà Mattarella stesso a decidere il percorso da fare, in base alla sua riconosciuta sensibilità istituzionale e nell’interesse dell’Italia, come ha sempre fatto”.

Anpi: “L’accoppiata presidenzialismo-autonomia differenziata scardina la Costituzione”

“Le parole di Berlusconi che evocano le dimissioni di Mattarella confermano il pericolo presidenzialista che l’Anpi denuncia da tempo” ha detto all’Ansa il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. “L’accoppiata presidenzialismo-autonomia differenziata – ha aggiunto -, frutto dell’accordo Meloni-Salvini-Berlusconi, scardina la Costituzione, cancella la figura del Presidente della Repubblica come garante di tutti, svuota definitivamente il parlamento, rompe l’unità nazionale. Solo l’impegno unitario di tutte le forze democratiche potrà fermare questa deriva pericolosa che tende a cancellare la Costituzione del 1948”.

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