Profughi Ucraina, quasi 74mila quelli accolti in Italia. Oltre 28mila sono bambini. In arrivo dall’Ue un piano d’azione per affrontare l’emergenza

Profughi Ucraina, l'Italia ha accolto finora 38.068 donne, 6.959 uomini e 28.871 minori. Quasi duemila nelle ultime 24 ore.

Sono complessivamente 73.898 i profughi in fuga dal conflitto in Ucraina giunti finora in Italia, 71.043 delle quali alla frontiera e 2.855 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. A riferirlo è il nuovo aggiornamento del Viminale relativo all’emergenza accoglienza in Italia.

Profughi Ucraina, l’Italia ha accolto finora 38.068 donne, 6.959 uomini e 28.871 minori

Dei quasi 74mila profughi arrivati dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione, 38.068 sono donne, 6.959 uomini e 28.871 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano a essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. Rispetto a ieri, fa sapere sempre il Viminale, l’incremento è di 1.958 ingressi nel territorio nazionale.

“La guerra in Ucraina ha provocato un numero di rifugiati cinque volte superiore a quello della Jugoslavia e tre volte superiore alla crisi siriana” ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. “E sono orgoglioso – ha aggiunto – di poter dire che l’Unione Europea, con una decisione unanime e in tempo record, ha concesso diritti a tutti i profughi ucraini. Ora si tratta di voltare pagina e implementare questi diritti”.

“Non ci serve un sistema di ricollocamenti – ha detto ancora Schinas parlando dei profughi dell’Ucraina – perché le persone che arrivano si ricollocano in qualche modo da sole. E sei ci saranno degli squilibri, con più persone in alcuni Paesi rispetto ad altri e servirà un sostegno per favorire gli spostamenti, lo faremo attraverso una piattaforma di solidarietà che permetterà la condivisione delle responsabilità tra le famiglie”.

Profughi Ucraina, Schinas: “Abbiamo un piano d’azione per affrontare le necessità degli Stati membri e la prima linea di accoglienza”

“Con la presidenza francese dell’Ue – ha proseguito Margaritis Schinas – abbiamo preparato un piano d’azione di dieci punti per affrontare le necessità degli Stati membri e la prima linea di accoglienza. Vogliamo avere regole chiare per registrazione, trasporto, protezione bambini e anche sulle procedure di finanziamenti”.