Pure gli studenti sono per il No al referendum. In 70mila in piazza da Torino a Palermo

Da Torino a Palermo gli studenti tornano in piazza. Oltre 70mila ragazzi in più di 50 cortei sono scesi per manifestare contro le politiche del Governo.

Da Torino a Palermo gli studenti tornano in piazza. Oltre 70mila ragazzi in più di 50 cortei organizzati da Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link Coordinamento universitario, sono scesi per le strade di tutta Italia per manifestare contro le politiche del governo.

“Abbiamo portato in piazza le ragioni del No alla riforma costituzionale secondo i giovani. – spiega Martina Carpani, Coordinatrice nazionale di Rete della Conoscenza – Renzi rappresenta la vecchia politica, quella che ci ha resi la generazione più povera dal secondo dopoguerra ad oggi. Vogliamo diritti sociali e democrazia reale, votiamo no per prendere protagonismo nella vita pubblica del Paese. Le organizzazioni – annuncia la Carpani – rilanciano la mobilitazione verso un grande corteo nazionale il 27 novembre a Roma con concerto gratuito finale per il No”.

“Gli studenti di tutto il Paese sono scesi in piazza contro una riforma costituzionale antidemocratica – aggiunge Francesca Picci, Coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti – La Buona Scuola è stata una riforma fortemente autoritaria, non lasceremo che Renzi introduca nella Costituzionale lo stesso principio.

“L’Università è scesa in piazza contro un Governo che vuole addirittura nominare direttamente i docenti universitari” – dichiara Andrea Torti, Coordinatore nazionale di Link Coordinamento universitario – “Le Cattedre Natta sostenute da Renzi sono il simbolo della torsione autoritaria in atto nell’Università e nell’intero Paese. Il 4 dicembre i giovani voteranno No alla riforma perchè toglie diritti e non risponde ai nostri bisogni”.