Avrebbe dovuto essere la star della convention “nera” organizzata per il 3 dicembre a Firenze dalla Lega di Matteo Salvini. Ma Geert Wilders, vincitore delle elezioni in Olanda e leader del partito di destra Pvv, non parteciperà all’incontro dei sovranisti europei. Una nota del partito spiega che il neo premier è impegnato nella trattativa di esplorazione per la formazione del nuovo governo.
Il 3 dicembre a Firenze la convention “nera” organizzata dal leader della Lega Matteo Salvini. Ma non ci sarà Wilders
A Bruxelles, tuttavia, in tanti non erano pronti a scommettere sul fatto che il trionfatore delle elezioni olandesi andasse alla kermesse. Per un uomo che si candida a sedere a fianco a Ursula von der Leyen, essere sul palco con chi da anni prende a picconate l’Ue non sarebbe stata la cosa più opportuna. Soprattutto se nel mezzo di una faticosissima fase di formazione del governo. Il giorno prima a dare forfait era stata Marine Le Pen che si limiterà a partecipare con un video messaggio. A partecipare sarà il presidente del Rassemblement national e candidato Jordan Bardella.
Non mancheranno i tedeschi di Afd, gli austriaci, ed esponenti dall’est Europa fino alla Danimarca. “Noi siamo pronti a collaborare con la Lega a livello europeo ma non con Le Pen e Afd”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani tracciando una netta separazione tra i membri italiani di Id e tutti gli altri. “Il gruppo resterà sempre fuori da un perimetro di confronto perché nega di fatto l’Ue, l’euro e ha posizioni critiche anche contro la Nato”, ha spiegato il segretario di Forza Italia.
Salvini rigetta l’idea del “cantiere nero”. Il sindaco di Firenze Dario Nardella non la pensa così: “Per la sua storia Firenze è incompatibile con il linguaggio basato su odio e paura. Accoglieremo Salvini e i suoi amici estremisti con la bandiera dell’Ue. Loro vogliono un’Europa divisa, noi la vogliamo più forte e vicina ai cittadini”, scrive sui social. In città la sinistra fiorentina ha previsto tre manifestazioni promosse dalla Rete Democratica. E ci sarà anche un corteo organizzato da Firenze Antifascista, a cui parteciperanno anche i movimenti studenteschi e i centri sociali. “Non capiamo la strategia della sinistra che alimenta tensioni in vista dell’evento di Firenze.
Sanchez riconosce che da noi comanda l’estrema destra. E Tajani replica: “Madrid non rispetta lo stato di diritto”
L’auspicio è che nessun estremista raccolga i messaggi provocatori che arrivano dall’opposizione e che gli stessi non sfocino in azioni violente. È vergognoso che esponenti di spicco di sinistra si dimentichino che a Firenze si incontreranno molti politici europei eletti democraticamente”, dichiarano i leghisti Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Tajani, pur prendendo le distanze dal raduno sovranista, ingaggia una polemica a distanza con Sanchez. “In Italia governa l’estrema destra: noi qui l’abbiamo fermata”, ha affermato il premier spagnolo Pedro Sanchez. “In Spagna governa l’estrema sinistra. In Italia l’abbiamo sconfitta. Noi rispettiamo lo stato di diritto. A Madrid accade lo stesso? In Italia governa il @EPP (Partito popolare europeo), in Spagna i secessionisti”, replica Tajani.
“Giudichiamo gravissime le dichiarazioni di Tajani contro il governo spagnolo del premier Sanchez, che si era limitato a constatare un dato di fatto, ovvero che nel suo Paese l’estrema destra non è arrivata al governo – riferendosi ai neofranchisti di Vox alleati della Meloni, che solo due anni fa era alla loro adunata con tanto di anfibi – contrariamente a quanto è accaduto in Italia. La reazione di Tajani, che arriva ad accusare la Spagna di essere un Paese che non rispetta lo stato di diritto, è del tutto fuori luogo e rischia di aprire un incidente diplomatico con un Paese amico”, dichiarano i parlamentari 5S delle commissioni Esteri di Camera e Senato.