Le Lettere

Putin, il feroce dittatore

Putin ha vinto le elezioni. Però 65 persone sono state fermate dalla polizia mentre protestavano ai seggi. Potrebbe essere la prova che lil voto è stato deciso dai brogli.
Nello Marinetti
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Gentile lettore, Putin ha vinto alla grande perché è amato realmente dai russi e considerato il salvatore della patria, come più volte confermato dal Centro Levada, un istituto di sondaggi russo finanziato dall’America. Quanto ai 65 contestatori, cosa rappresentano? Su quasi 120 milioni di votanti sono in percentuale lo zero virgola zero all’infinito. Ovviamente i titoloni dei giornaloni hanno amplificato la non-notizia per convogliare il messaggio che in Russia vige una dittatura, mentre in Italia per fortuna c’è la democrazia basata su sane leggi. A proposito, l’art. 278 del codice penale dice: “Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. Ecco, non un fermo amministrativo di poche ore come in Russia, bensì uno-cinque anni di galera. Quindi suggerirei ai giornalisti dei giornaloni di presentarsi a un seggio elettorale o anche in una piazza o su un autobus con cartelli simili a quelli esibiti da alcuni dissidenti russi – tipo “Putin assassino” – sostituendo il nome del Presidente russo con quello del Capo dello Stato italiano. Prometto che mi impegno, per uno-cinque anni, a portare frutta fresca in carcere ai giornalisti che subiranno i rigori della democratica legge italiana. In cambio chiedo solo che, una volta usciti dalle patrie galere, questi esimi colleghi smettano di insultare l’intelligenza della gente. Forse chiedo troppo?

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