Quante mance d’oro agli ex combattenti

di Antonio Acerbis

Probabilmente pochi hanno mai sentito parlare dell’associazione “Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna” o di quella dei “Veterani e Reduci Garibaldini”. Eppure sono soltanto due della marea di associazioni combattentistiche che, tra ministero dell’Interno e ministero della Difesa, godono di finanziamenti pubblici. Nonostante spesso si sovrappongano tra di loro. E nonostante contino alcune di queste soltanto poche migliaia di iscritti.

IL FONDO CRESCE
Sia chiaro: nessuno mette in dubbio l’apporto storico e culturale di queste associazioni. Ciò che stupisce è che, in un periodo in cui bisognerebbe stringere la cinghia, i finanziamenti disposti a valere sul 2014 rispetto a quelli del 2013 crescono. Se infatti l’anno scorso la Difesa aveva versato nelle casse delle associazioni circa 911 mila euro, ora il fondo sale a 1,6 milioni di euro. A cui, poi, si aggiunge un ulteriore stanziamento di 1,8 milioni messo a disposizione dall’Interno. Ma di quali associazioni stiamo parlando? Accanto a enti e fondazioni storiche come l’Anpi, ne compaiono diverse di cui pochi, probabilmente, avranno mai sentito parlare. A godere del finanziamento del Viminale saranno solo in tre: la “Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra” (Anvcg), a cui andranno 1,4 milioni; la “Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti” (Anppia), che godrà di 218 mila euro; mentre 181 mila saranno versate nelle casse di un’altra associazione che, stando perlomeno alla sigla, pare molto simile alla precedente, la “Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti” (Aned).

DOPPIONI SU DOPPIONI
Ma, d’altronde, non è questo l’unico doppione che troviamo scorrendo la lunga lista dei beneficiari. Ed ecco allora che accanto all’Aned, nella lista della Difesa troviamo l’Anrp (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione), cui andranno 102mila euro, che è tutt’altra cosa rispetto alla “Associazione Nazionale Combattenti e Reduci” (98mila euro). E ancora: abbiamo già menzionato l’Anpi a cui andranno 94mila euro, affianco alla quale però ecco la Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane che pure godrà di 15.500 euro.

ENTI D’ARMA
Le cose non cambiano se ci spostiamo alle Associazioni d’Arma. Anzi, se vogliamo peggiorano, nel senso che troviamo enti per qualsiasi settore. Esiste infatti un’associazione per i “genieri e trasmettitori d’Italia” (20.500 euro), una per i paracadutisti (45.500), una per i bersaglieri (19,200), una per gli autieri (16.450). Ma non basta. Perché abbiamo anche un finanziamento ad hoc per i “granatieri di Sardegna” o quello per le “truppe anfibie”. E anche qui non mancano i doppioni. Per dire: esiste sia l’Unione nazionale sottufficiali d’Italia sia l’Associazione nazionale sottufficiali italiani. Quale differenza ci sia tra le due, resta un mistero. La cosa certa è che entrambe godono di fondi pubblici.