Quartier generale di Roma all’asta

di Roberto Mancini

Il 30 aprile si avvicina e con quella data anche il rischio per i salesiani di perdere all’asta la loro casa generalizia di Roma. Una vicenda resa nota su queste colonne il 1 febbraio scorso e che ora torna d’attualità, con la speranza per i religiosi che a bloccare tutto intervenga la Procura di Roma. I salesiani rischiano di perdere una tenuta di una trentina di ettari con due complessi, la chiesa, i campi sportivi. E mentre la congregazione auspica un intervento dei pm, il nuovo rettor maggiore, lo spagnolo don Angel Fernandez Artime, cerca di gettare acqua sul fuoco: “Questa vicenda pur grave non è un problema finanziario di tutta la congregazione salesiana. Ha avuto risonanza soprattutto in Italia’’.

Per lui non è  corretto parlare di un rischio default per l’intera congregazione. Qualche bacchettata per questa vicenda i salesiani, poche settimane fa, l’hanno però ricevuta pure da papa Francesco, che li ha invitati all’austerità, all’essenzialità e soprattutto alla corretta gestione dei beni. Un pasticcio che affonda le proprie radici nella decisione presa, oltre 30 anni fa, da Alessandro Gerini, definito il marchese di Dio, di lasciare in eredità degli immobili alla Fondazione Gerini, ente che fa riferimento ai salesiani. I parenti fecero ricorso e si arrivò ad una mediazione. Ma la sopravvalutazione dei cespiti e la mega-parcella chiesta dai mediatori, spinsero i salesiani a non pagare quanto pattuito. Di qui il pignoramento della Casa generalizia a Roma, sulla Pisana. E ora l’attesa della decisione del pm sulla richiesta di sospensione del provvedimento perché, secondo i salesiani, la mediazione accettata all’epoca non sarebbe valida.  Poche settimane ormai e il futuro della congregazione sarà molto più chiaro.