Queer, significato e definizione nella cultura lgbt: si riferisce a uomo o donna?

Queer è un termine utilizzato per ultimo dalla comunità Lgbt e va arricchire ancora di più la differenziazione sessuale.

Queer, significato e definizione nella cultura lgbt: si riferisce a uomo o donna?

Queer è una parola che oggi viene utilizzata nella cultura Lgbt in modo molto specifico e particolare. Il termine oggi viene utilizzato in modo nettamente differente rispetto al passato.

Queer, significato e definizione nella cultura lgbt

Queer è un termine della lingua inglese per designare le persone omosessuali, in particolare ‘i maschi omosessuali effeminati’. Il suo significato è da individuare nella lingua  inglese e nello specifico il termine è attestato intorno al 1500 e significa ‘strano, particolare, eccentrico’. Molto probabilmente l’origine più remota è germanica. Infatti, in tedesco troviamo l’aggettivo quer, che ha il significato di ‘obliquo, perverso’. Anche il verbo to queer, in origine, ha un senso prettamente negativo che significa andar male, andare in rovina.

Inizialmente, era usato in senso dispregiativo ed era inteso quasi come un insulto. Il termine fu impiegato con questo significato nel 1925 dalla rivista teatrale americana “Variety”. Oggi, il termine “queer” ricopre la quinta posizione nella sigla internazionale LGBTQIA+.

Qualcuno per spiegare il significato della parola utilizza l’immagine dell’ ombrello che al suo interno racchiude un ventaglio ampio di minoranze sessuali e di genere. Intorno a tale parola è nata anche la “Teoria Queer” dall’accademica e studiosa italiana Teresa De Lauretis, nel corso di una conferenza presso l’Università di Santa Cruz, in California, nel 1990. Secondo la teoria, “il definirsi come uomo o donna, o come omosessuale o etero, è solo frutto di alcuni comportamenti sociali. Tale studio quindi cerca di comprendere tutte le identità sessuali, sforzandosi di vedere un mondo più ampio di quello etero-normativo a cui la società è abituata, e che finisce per definire, per opposizione, anche chi non si riconosce nel binarismo di genere”.

Si riferisce a uomo o donna?

La parola nello specifico fa riferimento agli ‘omosessuali maschi effeminati’. Anche se limitare e circoscrivere il suo significato non è corretto. Chi si definisce con il termine rifiuta sia le tradizionali definizioni di “maschio o femmina”, sia le etichette relative alla preferenza sessuale (Gay, lesbica, eterossessuale ecc): pertanto è fondamentalmente il rifiuto di un’etichetta.

Dunque, rientra in questa categoria chi non vuole essere definito e non accetta identificato in un genere sessuale particolare. Di conseguenza la parola queer è accolta di chi  non vuole affermarsi né come etero/cisgender né come transgender, omosessuali, lesbiche o altri orientamenti e identità di genere.

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