Questa sera vertice Governo-Regioni in vista delle nuove misure anti-Covid. I Governatori: “Con più vaccini l’Rt perderà progressivamente di rilevanza”

Questa sera vertice Governo-Regioni in vista delle nuove misure anti-Covid. I Governatori: “Con più vaccini l’Rt perderà progressivamente di rilevanza”

Governo e Regioni si vedranno oggi, alle 19, nel corso di un vertice in videoconferenza in vista del Consiglio dei ministri di domattina per valutare le nuove misure anti-Covid, le prime che dovrà adottare l’esecutivo guidato da Mario Draghi prima della scadenza degli ultimi decreti varati da Giuseppe Conte. L’esecutivo sarà rappresentato dalla ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini (nella foto).

Tra gli argomenti in discussione il decreto legge che vieta gli spostamenti tra regioni in scadenza il 25 febbraio e che, secondo indiscrezioni, visto l’andamento dell’epidemia e il rischio varianti, fino al 5 marzo.

“Se la campagna vaccinale accelera, l’Rt perde progressivamente di rilevanza, mentre la saturazione dei posti letto diventa ancor più l’elemento decisivo” sottolinea la bozza delle proposte messa a punto da Regioni e Province autonome in vista dei prossimi provvedimenti del Governo sulle misure anti-covid.

“Si ritiene indispensabile – si legge nella bozza – procedere ad una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone, nel senso della semplificazione, che passi funzionalmente anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario”.

Per le Regioni, in questa fase, occorre “un cambio di passo” che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività sociali. Sulla revisione del Rt e dei relativi parametri, la Conferenza si era già espressa, anche in termini propositivi “e, pertanto, è necessario riprendere quella discussione ed approfondirla per verificare, anche dall’esperienza maturata, quali possono essere le soluzioni migliori dal punto di vista tecnico-scientifico”.