“Raggi come Ciancimino”, altra condanna per Sgarbi

Vittorio Sgarbi è stato condannato alla pena pecuniaria di 2000 a euro per l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex sindaca Raggi.

“Raggi come Ciancimino”, altra condanna per Sgarbi

Vittorio Sgarbi è stato condannato alla pena pecuniaria di 2000 a euro per l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. Lo ha deciso il giudice monocratico di Roma che ha disposto anche una provvisionale di 20mila euro in favore di Raggi.

Vittorio Sgarbi è stato condannato alla pena pecuniaria di 2000 a euro per l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex sindaca Raggi

La vicenda risale al febbraio del 2018. Durante una trasmissione televisiva il critico d’arte aveva preso di mira l’amministrazione guidata da Raggi in relazione all’ipotesi di abbattimento di una villa liberty in piazza Caprera, nel quartiere Trieste, definendo la gestione della città come “la Palermo di Ciancimino”.

“Dev’essere proprio un brutto periodo per il Sottosegretario: dopo il caso della tela seicentesca di Rutilio Manetti rubata nel Castello di Buriasco nel 2013 per il quale è al centro di un’inchiesta giornalistica del Fatto Quotidiano e di Report, gli arriva una condanna in tribunale. L’inchiesta giornalistica va avanti: il M5s ha chiesto le dimissioni che anche io chiedo”, ha commentato Raggi.

“È già la seconda volta che viene condannato – ha aggiunto l’ex sindaca – per avermi insultata gravemente. La sentenza ha un valore politico perché quest’uomo non può permettersi di offendere gratuitamente tutti e pensare di passarla liscia”.

Camera, rinviato voto sulla sfiducia al sottosegretario

Replica Sgarbi: “Sono felice di rappresentare una fonte di sopravvivenza per la signora Raggi”. Che “dopo aver consentito la distruzione di un edificio storico a Roma, è premiata da un magistrato che evidentemente ritiene che la distruzione e la speculazione edilizia a Roma siano diverse che a Palermo”. Oggi si doveva votare la mozione che chiede la revoca delle deleghe per il sottosegretario alla Cultura, ma la conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviarla al 15 febbraio.