Striscioni fascisti contro la Raggi. Ma ai giornali non frega niente

Da destra a sinistra per Virginia Raggi nessuno si indigna. Appello di Di Maio: “Condannate i violenti”

Striscioni fascisti contro la Raggi. Ma ai giornali non frega niente

Prima gli striscioni di Casapound e Forza Nuova, poi quello comparso davanti al Cinema America e, per non farsi mancare nulla, anche quello comparso in viale Palmiro Togliatti. Sembra proprio che da qualche giorno e con curiosa puntualità, nel silenzio generale della politica, nella Capitale stiano comparendo – letteralmente in ogni angolo – numerosi striscioni con irripetibili offese all’indirizzo della sindaca Virginia Raggi.

Striscioni fascisti contro la Raggi. Ma ai giornali non frega niente

“Quello a cui stiamo assistendo è un clima di odio pilotato, è iniziata la campagna elettorale ed è partita la macchina del fango” denuncia la senatrice del Movimento 5 Stelle, Grazia D’Angelo, adombrando l’ipotesi di una sorta di regia dietro agli attacchi e agli insulti ormai quotidiani. Offese contro le quali si è scagliato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, denunciando che “Virginia per 5 anni ha subito insulti, minacce e attacchi biechi. È successo all’inizio del suo mandato, poi durante, e sta accadendo anche adesso alla vigilia della campagna elettorale a Roma”.

“Questa però non è politica. Qui si va oltre, si colpisce la persona” precisa il titolare della Farnesina convinto che la Raggi non si farà intimidire. Tuttavia, insiste Di Maio, “fatti del genere sono ingiustificabili e non possono nemmeno lasciarci indifferenti. Questi episodi vanno condannati da tutti. Mi aspetto la solidarietà di ogni forza politica perché non ci sono colori o bandierine di parte da piantare, davanti a fatti simili bisogna pensare al rispetto della persona”.

La solidarietà che manca

Peccato che al momento di solidarietà da parte degli avversari della sindaca non sembra essercene stata poi molta. Nemmeno una parola quando il 20 maggio un gruppo di ragazzi, poi individuati e ritenuti militanti della Gioventù Nazionale, ha provato ad appendere uno striscione contro il Piccolo America in cui si leggeva che i ragazzi del Cinema America sono a libro paga della Raggi. Mutismo che si è ripetuto anche il giorno seguente quandola sindaca ha reso nota l’intimazione alla dismissione e al ripristino dei siti per 21 centri di autodemolizioni nel quadrante est, in quanto ritenuti abusivi, su viale Palmiro Togliatti è apparso uno striscione secondo cui la Raggi “è buona solo per i cinghiali di cui ha riempito Roma”.

Ancor più grave è che da giorni spuntano, letteralmente come funghi, gli striscioni di Casapound e di altri gruppi legati all’estrema destra senza che nessuno dica una parola. A far partire gli insulti dei militanti è stata la decisione della sindaca grillina che si sta battendo per impedire la celebrazione di manifestazioni neofasciste in città, programmate per tutta questa settimana. Divieti tutt’altro che illegali visto che sono stati disposti dalla Questura di Roma ma che, evidentemente, sono diventati il pretesto dei militanti per scatenare quella che i grillini definiscono “l’ennesima campagna di odio”.