Rapina finisce nel sangue a Milano. Uccide un ladro: indagato per omicidio volontario

Notte di sangue a Vaprio D’Adda, paesino in provincia di Milano. Un romeno è entrato in un appartamento per rubare. Il padrone di casa gli ha sparato ammazzandolo sul colpo. L’uomo, che, a suo dire, si è limitato a difendersi, è stato immediatamente indagato dai magistrati per “omicidio volontario”. La dinamica degli invastigatori è chiara. Il ladro si è introdotto nell’appartamento dalla finestra per svaligiare l’appartamento. “Dopo essersi tolto le scarpe – hanno raccontato gli inquirenti – ha infilato dei calzini sulle mani, forse per non lasciare impronte”. Avendo sentito alcuni rumori, il proprietario di casa si è spaventato e ha esploso un colpo contro la sagoma che gli veniva incontro puntandogli qualcosa addosso, probabilmente una torcia. Subito dopo è uscito sul balcone e ha notato altre due persone. Ha, quindi, esploso due colpi in aria con la sua calibro 38 legalmente detenuta e li ha messi in fuga. L’allarme è stato dato da una vicina di casa che ha visto i tre tentare di scavalcare il muro di cinta, ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto il malvivente era già morto.

L’ACCUSA
Rispetto ad una prima ipotesi di eccesso colposo in legittima difesa, la procura di Monza ha formulato la nuova contestazione accusandolo di omicidio volontario. “Mi sono procurato l’arma dopo aver subito diversi furti in casa”, ha raccontato ai magistrati della procura di Monza che, dopo il tentato furto, lo hanno subito interrogato. “Giù le mani da chi si difende – ha commentato Matteo Salvini – se si trattava di un ladro morto ‘sul lavoro’, non mi dispiace più di tanto: se l’è andata a cercare”.